Scicli. Centocinquanta tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani conferiti nella struttura comunale della cittadina barocca. Una media di tutto rispetto per i quattro comuni che conferiscono nella discarica di San Biagio: Scicli, Modica, Pozzallo e Ispica. Un quantito notevole che ha costretto il Comune di Scicli a indire una nuova gara di appalto per la gestione della vasca in esercizio della discarica di San Biagio.
L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando della gara che sarà celebrata grazie a un pubblico incanto, attraverso cui sarà affidato il servizio di conduzione tecnico-operativa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani presso San Biagio. L’affidamento precedente è infatti giunto a conclusione. I termini per presentare le offerte scadono il 13 marzo prossimo. Fatto interessante, nel capitolato di appalto si legge che la quantità stimata di rifiuti che saranno conferiti è di 150 tonnellate al giorno, pari alla quantità scaricata in discarica dai quattro comuni. L’importo dell’appalto è di 708 mila euro, più Iva.
Intanto, in questi giorni, a palazzo di città, l’ufficio ragioneria sta perfezionando la contabilità relativa ai soli interessi che il Comune di Modica deve a Scicli per il mancato saldo del piano di rientro, siglato a suo tempo in Prefettura, e delle fatture correnti. La cifra che Palazzo San Domenico dovrà corrispondere si aggira sui 700 mila euro. Tale dato va confrontato con l’altro, relativo alle fatture emesse dalla ragioneria di Scicli al 31 dicembre scorso, dato secondo cui il debito per il conferimento nella discarica di San Biagio dei rifiuti solidi urbani di Modica, Pozzallo e Ispica sfiora quota dodici milioni di euro. Tale debito va ripartito in questo modo: Modica deve pagare a Scicli fatture per 7 milioni 610 mila euro, Ispica deve all’ente sciclitano 2 milioni 827 mila euro, mentre Pozzallo deve pagare fatture per un milione 307 mila euro. Palazzo San Domenico deve a Scicli circa settecentomila euro di interessi.
Quella di contrada San Biagio è una discarica a termine. L’attuale vasca potrà contenere rifiuti per non più di tre, quattro mesi ancora, mentre la vasca dell’ampliamento (che se fosse utilizzata solo da Scicli dovrebbe durare fino al 2016) si esaurirà in un anno e mezzo. Ciò significa che tra due anni San Biagio chiuderà, come è stato rilevato in un recentissimo vertice che si è svolto in Prefettura nel capoluogo ibleo.
Questo, paradossalmente, non comporta la soluzione di tutti i problemi, perché, oltre al danno ambientale, resteranno i debiti non onorati, mentre il Comune di Scicli paga alla Icom di Milano, la ditta che gestisce la discarica, la tariffa di conferimento, anticipando somme consistenti per conto dei tre Comuni conferitori. Insomma, quello della discarica di San Biagio è un problema ormai da diverso tempo; una problema che però, almeno fino a oggi non ha trovato un’adeguata soluzione e tutto ciò al di là del contenzioso economico con i comuni che conferiscono i loro rifiuti solidi urbani nella discarica di San Biagio. Ma il problema sarà ancora più grande quando la struttura di Scicli andrà completamente a esaurimento e non riguarderà di certo solo la cittadina barocca, ma anche i Comuni che attualmente vi conferiscono i rifiuti.
R.R.
SCICLI. Gestione vasca raccolta rifiuti solidi urbani
- Febbraio 13, 2006
- 4:50 pm
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