Distruzione e smaltimento carcasse animali

Smaltimento delle carcasse d’animali: il Comune garantisce il servizio fino a tutto agosto. E’ stata impegnata, infatti, la somma di diecimila euro per il nuovo trimestre giugno-agosto 2006 con deter­mina del dirigente dell’undicesimo settore. Lo scopo è quello di avviare a smaltimento delle car­casse d’animali all’impianto di termodistruzioe autorizzato, che è quello del Centro energia rinno­vabile (il Cer) di Ragusa. L’iniziativa è stata assun­ta in seguito alla determina del sindaco Piero Tor­chi, che ha operato nella qualità di autorità sani­taria locale. Si paventava, infatti, il rischio di com­promissione della salvaguardia ambientale, rite­nendo in tal modo di sospendere il rilascio dell’au­torizzazione all’interramento e provvedere inve­ce allo smaltimento delle carcasse di tutti quei ca­pi di bestiame morto attraverso le procedure del­l’incenerimento, secondo quanto viene previsto dal regolamento della Comunità europea con co­sti a carico del Comune.
Il problema in effetti non ha mancato di afflig­gere il settore degli allevamenti zootecnici, consi­derato anche che la zona di Modica è fra quelle di più alta produzione di carni bovine. Il comparto è già di per sé travagliato da una grave crisi, come dimostrano le varie iniziative che vengono conti­nuamente intraprese dalle associazioni di categoria per cercare di sostenere le aziende in difficoltà che sono numerose. I costi del trasporto al Cer e dell’incenerimento sono stati sempre al centro di varie proteste non potendo, a causa della crisi, gli operatori affrontarli. C’era stata anche una legge regionale varata nell’ultimo anno di legislatura al­l’Ars che consentiva appunto di venire incontro al­la categoria proprio per affrontare i costi di tale servizio. Tuttavia non è stato possibile renderla concreta perché è stata bloccata dalla Comunità europea. Questo ha determinato le rivendicazio­ni degli allevatori che si sono ritrovati, come det­to, a fronteggiare ulteriori costi di gestione in se­de di smaltimento degli animali morti. Non sono mancate, tra l’altro, le manifestazioni di protesta, i consigli comunali "aperti", gl’incontri della cate­goria, assieme alle rispettive associazioni e a quel­le autonome costituitesi a livello provincia con il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro e l’as­sessóre regionale all’agricoltura, Innocenzo Leon-tini, ai vari parlamentari iblei sia nazionali che re­gionali. Alla fine gli oneri sono ricaduti sul Comu­ne, sempre in attesa di una soluzione definitiva del problema. E poiché stavano per scadere i ter­mini si è provveduto appunto a fronteggiare la si­tuazione per un periodo di altri tre mesi.

GI.BU.

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