Nelle scelte di bilancio il comune non ha avviato alcuna concertazione con il mondo della zootecnia e dell’ agricoltura. Il presidente della locale Confederazione Italiana Agricoltori, Ignazio Abbate, chiede un incontro con gli amministratori per concertare le scelte in materia di sviluppo economico, visto che si è lasciato un intero settore produttivo, escluso dalle scelte economiche del comune. "Lo sviluppo economico dei comparti produttivi del territorio, dall’agricoltura all’artigianato – dice Ignazio Abbate – devono avere, da parte del comune, un momento di programmazione sicura che metta delle risorse economiche, atte a supportare tante aziende che, per disparati motivi, si travano in gravi condizioni economiche. La moderna questione agricola, è una grande questione e non ha nulla a che fare con una visione pigra e stantia, purtroppo, diffusa in tutte le amministrazioni locali, che vedono in altri enti i responsabili che assegnano al settore primario un ruolo del tutto residuale. L’agricoltura – aggiunge Abbate – rispetto agli altri settori della vita economica locale, presenta un carattere distintivo, cioè, la multifunzionalità: assolve a funzioni produttive, cura del territorio, funzioni sociali, ambientali e culturali. Da ciò si evince il notevole valore sociale svolto dalle centinaia di aziende agricole modicane, e dall’importanza che esse vengano tutelate a partire dagli enti locali". Abbate parla anche del particolare grave momento che sta attraversando il comparto per diversi motivi, per cui chiede all’amministrazione ma anche ai consiglieri comunali, di impegnare somme atte a stipulare convenzioni con i consorzi fidi per erogare prestiti quinquennali. (*lm*)
Soldi per il comparto agrìcolo La Cia sollecita «garanzie»
- Giugno 8, 2006
- 11:28 am
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