Un referendum consultivo, forma massima di "democrazia partecipata" , affinchè i cittadini si esprimano circa la gestione delle risorse idriche. Gestione privata si o gestione privata no ? Società mista sì o società mista no? Il fronte del "no" ieri pomeriggio, dinanzi palazzo San Domenico, ha voluto ribadire, ancora una volta, il proprio dissenso alla privatizzazione dell’acqua.
"Siamo indignati, ci sentiamo traditi e, soprattutto, inascoltati". Questo l’incipit dell’incontro che ha visto assieme, tra gli altri, il " forum delle associazioni", la "rete dei diritti", la "rete Lilliput", la Caritas cittadina, e semplici cittadini. "Prima di ogni cosa – è stato detto – bisognerà capire se il processo di privatizzazione si può bloccare".
Referendum consultivi, fiaccolate, iniziative e sit-in. Queste le forme di protesta ipotizzate al momento per un ritorno a quella "democrazia partecipata" ed a quella "società civile interlocutrice della politica", di cui aveva parlato Padre Alex Zanotelli nella sua visita a Modica. "Giorgio La Pira sarebbe soddisfatto di vederci in piazza dinanzi al Comune – ha detto Maurilio Assenza della Caritas cittadina – siamo tornati a muoverci come cittadini liberi e vogliosi di dire la nostra su di una vicenda che ci riguarda tutti ed indistintamente". Sollecitato, è intervenuto anche il sindaco di Modica, Piero Torchi, che ha detto di voler stare a fianco dei cittadini ed ha anche proposto di riconvocare l’assemblea dei Sindaci e di verificare la possibilità di modificare lo statuto della società mista aggiungendo emendamenti importanti come il mantenimento delle tariffe. Anche la Chiesa a fianco dei cittadini. Il vicario foraeo di Modica, Don Umbero Bo nincontro ha annunciato un intervento anche del Vescovo di Noto, Monsignor Giuseppe Malandrino. Intanto il "fronte del no" incassa il sostegno, dopo quello dei Verdi, di Rifondazione e della Cgil, anche della federConsuma tori che per bocca del suo presidente provinciale, condanna la scelta della società mista "che – si legge nella nota – in altre realtà ha comportato degli adeguamenti tariffari anche del 313 % in più rispetto ai costi attuali".
Giorgio Caruso