Contestata la nuova rotatoria che è stata realizzata di recente sulla litoranea provinciale Sampietri – Pozzallo nei pressi dell’incrocio di Marina di Modica. L’arteria è molto frequentata e registra delle punte massime con la circolazione dei mezzi pesanti che vengono dirottati su di essa per evitare l’abitato in particolare quello di Ragusa, Scicli e Modica. La rotatoria con le sue variegate strutture che obbligano a seguire determinati percorsi viene ritenuta pericolosa e c’è chi chiede di ripristinare lo stato dei luoghi. Il presidente dell’associazione "Pro sviluppo di Marina", Angelo Iabichino ha chiesto un intervento delle varie istituzioni interessate. Si fa rilevare innanzitutto che si mira a tutelare l’incolumità dei cittadini e che pertanto il ripristino della carreggiata a questo punto s’impone.
"Quella che è stata realizzata – dice -dovrebbe essere una rotatoria per rallentare la velocità e permettere l’uscita degli automobilisti dal nuovo villaggio che è stato costruito all’interno di un pantano.Quest’ultimo rappresenta un passaggio obbligatorio della raccolta delle acque piovane che, partendo da Zappulla, s’immettono nel laghetto di Marina di Modica. La rotatoria è un pericolo che si aggiunge a quello già esistente.e lo dimostrano i numerosi incidenti che si sono verificati da quando sono state realizzate quelle nuove corsie che somigliano più a delle gimkane" Incidenti e necessità di evitare che in caso di nubifragi si possano verificare gravissimi inconvenienti con danni imprevedibili sono quindi alla base dell’iniziativa della "Pro sviluppo di Marina". E sempre per rimanere in argomento per quanto riguarda la zona del laghetto di Marina va ricordato che si è ancora in attesa di vedere realizzato un progetto di recupero della vasta area a verde per assicurarne un’ampia fruizione, oltre ad una valorizzazione dei suggestivi luoghi della frazione rivierasca. Doveva essere la Provincia Regionale di Ragusa che, in sinergia con il Comune, doveva attuare un’opera che doveva servire a fare in modo che il laghetto con la relativa vegetazione, in particolare lo stupendo canneto tipo "Cape Caneveral"che servisse a determinarne la valorizzazione.
CI. BU.