E’ l’idea che lancia Rifondazione Comunista per bocca del suo segretario provinciale, Marco Dimartino, che con una nota risponde alla lettera aperta inviata nei giorni scorsi ai segretari del centrosinistra modicano dall’associazione “i cinquecentimetri”.
“La lettera inviata dai cinquecentimetri – dice Dimartino – rappresenta un interessante spunto di riflessione per iniziare a costruire anche a Modica, un percorso politico che porti alle amministrative di primavera, con un progetto ed un candidato che siano il frutto di nuovi percorsi partecipati e di forte discontinuità con i classici riti della politica”. Progetto e “unità”, sono queste le parole chiave che Dimartino utilizza spesso nella nota. Due termini sui quali convergono tutte le forze politiche del centrosinistra, meno sui percorsi per giungervi. “Riteniamo – continua il segretario provinciale di Rifondazione Comunista – che solo la creazione di un programma di vero cambiamento e di un candidato capace di essere di sintesi e di discontinuità con il passato, potrà permettere al centrosinistra di poter vincere contro un centrodestra modicano particolarmente aggressivo. Ed alcune idee forti che fanno pensare ad un vero cambiamento – continua ancora Dimartino – vengono proprio dalle lotte che si stanno compiendo proprio a Modica, da quella contro la privatizzazione dell’acqua a quella per la difeda dell’ambiente, saccheggiato dagli interessi “privati” “.
Rifondazione Comunista, con la nota del massimo esponente provinciale, indica anche la strada. “E’ necessario che si utilizzino – dice ancora Dimartino in risposta ai “cinquecentimetri” – questi ultimi giorni di Agosto per approfondire questo dibattito, ascoltando le opinioni su tale proposta delle altre forze politiche, in maniera tale che dai primi giorni di settembre si possa dar vita ad un cantiere di lavoro che provi a fare dell’umiltà, dell’impegno, della passione e partecipazione per “un’Altra Modica” le uniche direttrici di lavoro”. Il dibattito nel centrosinistra è dunque iniziato. Motivo del contendere, almeno in questa prima fase, sarà di certo la possibilità o meno di ricorrere alle Primarie. C’è chi dice si, c’è però anche chi dice no, tra questi la Margherita.
GIorgio Caruso