Alla notizia del rinvio dell’incontro con il Ministro alla P.I. Mussi Il Sindaco Torchi commenta: “ Ci preoccupa e riapre per intero la questione dell’università in provincia”.

“Il rinvio senza termine annunciato dal Ministro alla P.I. Mussi al presidente del consorzio universitario di Ragusa, non solo ci preoccupa ma riapre per intero la questione università.

Non è solo un problema di differimento dei termini dell’incontro, ma è un problema legato al vero nodo della questione: la programmazione che dovrebbe avvenire entro il 30 settembre delle nuove iniziative universitarie da parte del Ministero e questo comporta la impossibilità di poter giungere ad una svolta sulla vicenda in vista del prossimo anno accademico.”
Questo è il commento che il Sindaco Piero Torchi ha esplicitato alla notizia del rinvio dell’incontro che era stato fissato a Roma per martedì 5 settembre p.v. nella sede del Ministero della P.I.
“ Si tratta di un fatto grave, continua il Sindaco, che crea notevoli problemi non solo al Consorzio ma anche anche ai suoi singoli componenti. Non è in discussione la permanenza dell’università nella nostra provincia né la volontà di proseguire né tantomeno la qualità dell’offerta formativa.
E’ in discussione la prospettiva a cui sono legate le scelte economiche che i singoli soci dovranno fare. E questo comporta la impossibilità di poter giungere ad una svolta sulla vicenda in vista del prossimo anno accademico.
Alla possibilità di realizzare il nuovo ateneo universitario è legata la capacità di attrazione dei soggetti privati che, senza una prospettiva ben definita, difficilmente subentreranno nella compagine del consorzio. Questo comporterà un aumento delle spese, levitazioni dei costi e un carico oramai insostenibile per molti comuni coinvolti e per la provincia regionale di Ragusa.
C’è da parte del nostro Ente la volontà di andare avanti e rendere sempre più coesa l’iniziativa universitaria; ci preoccupa l’atteggiamento del governo nazionale che se non arriveranno segnali diversi dimostra l’insensibilità nei confronti non solo della Sicilia ma di questa provincia in particolare. Se l’appuntamento rinviato non dovesse essere confermato in tempi brevi significherebbe di fatto veder tramontato anche per questo nuovo anno accademico la possibilità di avviare ogni procedura per la realizzazione del nuovo ateneo”
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