Una diciannovenne modicana si trova nei guai con la giustizia per avere millantato l’appartenenza alle forze dell’ordine. La vicenda sarebbe accaduta a Firenze dove la giovane vive con i genitori da qualche tempo.
L’interessata, insieme con una coetanea originaria, invece, del capoluogo toscano, mentre si trovavano al Piazzale Michelangelo, avrebbero deciso di divertirsi alle spalle di giovani scooteristi. Si sarebbero presentate ad alcuni di questi che sostavano con i loro ciclomotori nella zona “spacciandosi” per carabinieri in borghese. Tutto secondo le norme. “Siamo carabinieri – avrebbero detto – favoriteci i documenti di guida”.
Per rendere ancora più veritiere la vicenda avrebbero inscenato telefonate presso la centrale dei Militari dell’Arma per fare intendere di essere impegnate nei controlli delle persone attraverso i terminali e, addirittura, alcune delle vittime sarebbero state invitate a presentarsi il giorno dopo in caserma. Accadde, però, che un paio di genitori vollero vederci chiaro su questa vicenda e tra questi un ispettore della polizia di Stato. Alle rimostranze di questi ultimi, la giovane modicana e la sua amica avrebbero ammesso di avere scherzato pensando che tutto si sarebbe concluso con una bella risata. Invece non fu così perché i genitori dei due scooteristi diciassettenni presentarono una denuncia alla Magistratura. Scattò l’iscrizione nel registro degli indagati per le due “millantatrici”. I fatti si verificarono due mesi fa circa. Adesso la Procura della Repubblica fiorentina ha dichiarato chiuse le indagini. Ieri, la giovane originaria di Modica è stata interrogata a seguito di una “memoria” presentata qualche giorno fa, attraverso la quale si vuole cercare di riportare la questione in un’azione assolutamente goliardica e, quindi, chiedere l’archiviazione del caso