Modica: Cronaca giudiziaria

Penultima udienza del processo a carico del quarantatreenne modicano C.B., davanti al Collegio del Tribunale di Modica(Giovanna Scibilia, presidente, Marco Ciraolo e Patricia De Marco, a latere). L’uomo, patrocinato dagli avvocati Salvo Maltese e Carmelo Scarso, è accusato di abusi sessuali, lesioni e minacce nei confronti di un ragazzino di tredici anni, i cui genitori si sono costituiti in giudizio attraverso gli avvocati Giorgio Terranova e Gabriella Olivieri, del Foro di Catania. L’udienza ha visto di scena il teste Carmelo Giannì, convocato direttamente dai magistrati in quanto più volte nominato durante il procedimento. L’uomo ha confermato, in buona sostanza, quanto detto nella precedente udienza dall’imputato. Con quest’ultimo, insieme, si sarebbero recati spesso presso il Santuario della Madonna dell’Idria per deporre fiori e lumini ed in qualche occasione sarebbe stato presente la presunta vittima. Giannì ha parlato dell’imputato come di una persona perbene. L’udienza è stata aggiornata per il dibattimento e la sentenza al 17 gennaio 2007. In precedenza C.B. aveva ammesso di essersi recato nella collinetta dell’Idria insieme al minore per depositare i fiori ed anche per fotografare le stelle in quanto appassionato di astrologia. Aveva anche confermato di avere schiaffeggiato in un’occasione il ragazzino ma solo perché questi aveva preso a calpestare i fiori(il fatto specifico fu confermato anche dalla vittima). Il consulente tecnico d’ufficio, il ginecologo Giovanni Cavallo, dal canto suo, aveva precisato di non avere riscontrato lesioni sul ragazzino, anche se era trascorso parecchio tempo dal preteso accadimento del fatto. L’imputato fu arrestato dai carabinieri la sera dell’otto dicembre 2003 dopo che il minore aveva telefonato ai militari dell’Arma che lo trovarono rannicchiato nei pressi del Santuario della Madonna dell’Idria in stato di choc. Raccontò dell’amicizia scaturita dalla comune passione per astronomia e fotografia ma che poi l’uomo sarebbe andato oltre ed in alcuni casi avrebbe assunto atteggiamenti vessatori.

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