Un esemplare caso di sperpero del denaro pubblico, il paradosso dei fondi assegnati alle scuole ubicate in aree a rischio. E’ la denuncia del Coordinato della Gilda, Raffaele Brafa, durante un incontro con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Rocco Agnone. In particolare il sindacalista modicano ha esposto la problematica relativa ai fondi assegnati alle scuole ubicate in aree a rischio (Modica, Scicli, Vittoria, Santa Croce, Acate, Donnalucata, Scoglitti, e Ragusa) per un importo complessivo di oltre un milione di euro. Agnone, in questo senso, ha preso l’impegno di monitorare attentamente il piano di spesa di ogni singolo Istituto assegnatario di fondi delle aree a rischio, e chiederà, inoltre, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale indicazioni operative per tutte quelle situazioni ove non è stata svolta alcuna attività e i fondi pertanto non possono essere impiegati. “Il finanziamento – dice Brafa -è stato assegnato alle scuole, sulla base di una graduatoria provinciale, che hanno presentato un progetto per realizzare attività complementari, alla normale offerta formativa, finalizzate al recupero di situazioni di disagio degli studenti. Il finanziamento riguarda le attività dell’anno scolastico 2005/2006. Il paradosso sta nel fatto che i fondi sono stati assegnati alle scuole alla fine di luglio, cioè ad attività didattiche concluse e non certo per inadempienza dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ma solo perché l’Amministrazione centrale le ha rese disponibili alla fine dell’anno scolastico. Varie sono le situazioni che si sono registrate sul territorio provinciale, infatti: alcune scuole non hanno avviato il progetto area a rischio e oggi si trovano delle somme che non sanno come impiegare; altre scuole hanno svolto le attività del progetto con l’incertezza del personale sulla remunerazione del loro lavoro, infatti, sono stati pagati solo se il progetto è stato finanziato, altre scuole ancora si sono preoccupate di riunire nella seconda metà del mese di agosto le RSU d’Istituto per stabilire solo i criteri di distribuzione dei fondi sorvolando sulla realizzazione delle attività previste dal loro progetto area a rischio adeguatamente finanziato. Per fare qualche cifra le venticinque scuole fortunate hanno ricevuto somme variabili fra un minimo di quasi 18 mila euro e un massimo di quasi 87 mila euro”. I criteri di distribuzione dei fondi, stabiliti in sede di Contrattazione Integrativa d’Istituto sono tali da richiedere l’intervento di monitoraggio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. La Gilda, la cui sede provinciale è in Via Tirella a Modica, ha posto la sua fiducia in Agnone e nell’ispettrice Criscione, sperando che il loro intervento metta in atto severi controlli per “smascherare le situazioni anomale, anche con il recupero dei fondi assegnati, e privilegi invece le situazioni ove i soldi sono stati spesi bene”. Saro Cannizzaro
Scuola Gilda
- Ottobre 19, 2006
- 9:06 am
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