Lavoro nero a Scicli

SCICLI – Non c’erano i requisiti di legge per operare l’arresto e così il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, ieri mattina ha preso atto delle eccezioni sollevati dal difensore dei due extracomunitari arrestati dalla polizia, l’avvocato Barbara Arena, e non ha convalidato il provvedimento restrittivo disponendone l’immediata remissione in libertà. Si tratta degli arresti operati nell’ambito dell’operazione contro il lavoro nero che ha visto passare al setaccio alcune aziende operanti in territorio sciclitano ed i cui titolari avrebbero impiegato clandestini nella loro attività, in particolare a Donnalucata e Cava D’Aliga.. Helmi Nsera, 21 anni, e Sahi Glami, 20 anni, hanno chiarito la loro posizione durante l’interrogatorio considerato che gli era stato notificato l’ordine di espulsione di lasciare il territorio italiano entro cinque giorni emessi dal Prefetto e dal Questore di Ragusa da circa 45 giorni. Uno ha detto di non essere nelle condizioni economiche per rientrare in Patria. Per l’altro, il difensore ha fatto rilevare che il provvedimento era stato notificato in diverse lingue ma non nella lingua dell’indagato. A questo punto il magistrato ha deciso per la scarcerazione. Com’è noto altri due extracomunitari, Braim Othman di 24 anni, Haj Salem, di 30 e Sajmir Izivori di 22 anni, erano stati, invece, denunciati per violazione delle norme sull’ingresso e permanenza in Italia mentre ad altri quattordici extracomunitari era stato notificato il provvedimento di espulsione. Saro Cannizzaro

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