On. Riccardo Minardo: Anche nella sanità il Governo beffa la Sicilia. Previste le briciole per l’isola in materia di stanziamenti per rimettere a posto i bilanci, e i siciliani costretti a pagare i ticket.

L’accordo firmato dal Ministro dell’Economia Padoa Schioppa e dal Ministro della Sanità, Livia Turco, relativo al piano di rientro del deficit sanitario di alcune Regioni d’Italia è la prova come questo Governo continua a penalizzare e dimenticare la Sicilia. Il piano prevede infatti uno stanziamento di 3 miliardi di euro di cui oltre la metà andranno alla Regione Lazio ed il resto dovrebbe andare alla Campania, Liguria Abruzzo, Molise ed infine la Sicilia. E’ questo il commento del deputato di Forza Italia, on. Riccardo Minardo, che ha presentato un’interrogazione urgente ai due Ministri, per sapere quali criteri sono stati utilizzati per la ripartizione di tali fondi e soprattutto perché in una Regione come la Sicilia, dove il deficit sanitario è di oltre 800 milioni di euro, ovvero 1.600 miliardi delle vecchie lire, non si interviene cospicuamente affinchè si possano mettere a posto i bilanci invece di gravare sui cittadini costretti a pagare i ticket sanitari. L’on. Minardo ha posto l’accento sui provvedimenti della Giunta regionale del Governo siciliano dove sono previsti notevoli aumenti dei ticket farmaceutici, tutto ciò a detta dell’Assessore regionale alla sanità, Lagalla, scaturito da un provvedimento di fatto imposto dal governo centrale. Non è accettabile che si debbano sistemare i bilanci sulla pelle dei cittadini, ha ribadito con forza il parlamentare di Forza Italia, è necessario invece individuare un percorso alternativo, che non gravi sulla collettività, ma che agisca sul sistema dei privilegi e non degli sprechi. Inoltre , continua Minardo, in tema di sanità è urgente un’assunzione di responsabilità, i ticket sui farmaci infatti non risolvono il problema della spesa sanitaria. Il ticket, ai fini del contenimento della spesa è dannoso per i cittadini e per le loro tasche, inaccettabile per oltre il 30% delle famiglie siciliane che si trova al di sotto della soglia di povertà. Il governo nazionale deve assolutamente intervenire con una politica seria anche in materia di sanità e non beffarci continuamente. Si devono individuare fonti di finanziamento adeguate alle esigenze della nostra isola, alternative alla logica dei balzelli, di cui purtroppo questo Governo ci ha abitato dal primo giorno del suo insediamento.

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