MODICA. BENI PIGNORATI AL MARITO E AFFIDATI ALLA MOGLIE. LA DONNA NON LO SAPEVA. ASSOLTA DAL GIUDICE

Era stata nominata custode dei beni pignorati al marito ed all’arrivo dell’ufficiale giudiziario non era stata trovata a casa. Per questo motivo per Carmela I., 54 anni, di Modica, era scattata la denuncia penale. Il processo messo su e celebrato davanti al giudice monocratico del Tribunale si è conclusione con una pronuncia di irresponsabilità nel senso che il giudice ha deciso per la formula “non luogo a procedere”. I fatti si sarebbero verificati nel 2004. La magistratura aveva pignorato al marito dell’imputata, un imprenditore, alcuni beni, tra i quali mobili ed elettrodomestici incaricando all’uopo l’imputata quale custode giudiziale. Nel momento in cui si ripresentò l’incaricato del tribunale, la donna non fu trovata a casa per cui, come legge prevede, si dovette adire la strada del deferimento penale. Il difensore della donna, l’avvocato Giovanni Favaccio, ha fatto rilevare nel corso dell’istruttoria dibattimentale che all’interessata non era stato notificato alcun atto per cui non potevano essere addossate responsabilità alla Inguanti, perché ignara di tutto. Un’ipotesi difensiva che ha trovato concorde anche il pubblico ministero che non si era espressa diversamente dal pronunciamento del magistrato giudicante.

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