SBARCO DI 95 CLANDESTINI. PROCESSO A DUE PRESUNTI SCAFISTI

All’ultimo momento arriva in aula mette alimenta i guai per uno degli imputati, ritenuto lo uno degli scafisti dello sbarco avvenuto l’otto settembre 2006 al largo di Cava d’Aliga. Il teste, un marocchino, faceva parte del carico umano di 95 clandestini, ed ha chiaramente accusato uno dei due imputati d’essere lo scafista di quel viaggio della speranza. E’stata, inoltre, accertata l’esatta identità degli accusati che originariamente, avevano detto di chiamarsi Ahmed Fanani e Rafik Abd Samad, entrambi 24enni, egiziani, e che nei fatti sono sempre egiziani, ma si chiamano Abukadra Mohamed Eslam, 25 anni, e Waheb Abd Emad, di 26 anni. Entrambi si sono sempre proclamati innocenti, sostenendo che gli scafisti erano altri. Il teste “ritardatario” aveva già in precedenza riconosciuto entrambi gli imputati come gli scafisti. Abd Emad è risultato, inoltre, recidivo, visto che l’anno scorso per lo stesso motivo aveva patteggiato la pena ed era stato espulso. La prossima udienza è stata fissata al 21 marzo. I due presunti scafisti, arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa e del Commissariato di Polizia di Modica, a seguito dello sbarco, dopo essersi professati innocenti, si erano poi accusati a vicenda. Era stata poi chiesta la ricognizione personale di Emad da parte di tre testi, attraverso la quale i testi, nonché i militari della motovedetta che per prima avvistò ed effettuò le riprese filmate dell’imbarcazione al largo di Cava d’Aliga, avrebbero dovuto chiarire la questione. Secondo l’accusa, i due avrebbero coordinato l’imbarco dei clandestini di varie etnie sulle coste libiche nei pressi della città di Zuwarah su un barcone di circa 15 metri.

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