VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI. IL GIUDICE CONDANNA UOMO DI MODICA A 10 MESI

Dieci mesi di reclusione. Questa la condanna che ha rimediato dal Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, il pluripregiudicato modicano Giuseppe Sigona, arrestato nel mese di agosto del 2006 dalla polizia. L’uomo, patrocinato dall’avvocato Giovanni Favaccio, è stato giudicato con il rito abbreviato. Il pubblico ministero, Domenico Platania, aveva chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione. Era finito in manette, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, perché ritenuto responsabile di violazione delle prescrizioni della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per quattro anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Modica. Sigona era stato denunciato alla locale Procura giacché si era, arbitrariamente, allontanato dalla città della Contea da circa una settimana, per ignota destinazione. Prima di essere destinato all’obbligo di soggiorno e di firma a Modica, il Sigona era stato destinato alle identiche restrizioni a Lercara Friddi, comune in provincia di Palermo. Un paio di settimane prima dell’arresto si era allontanato senza alcun permesso per recarsi presso il capoluogo siciliano. Era stato individuato ad Alcamo, in provincia di Trapani, dopo che dal Commissariato di Modica a bordo della propria motoape. Il Gip presso il Tribunale di Termini Imerese, che agiva per competenza, dopo la convalida, aveva accolto la richiesta dell’avvocato Favaccio, disponendo una misura, comunque, meno gravosa della precedente e cioè l’obbligo di soggiorno e di firma a Modica. Il magistrato inquirente termitano si era, poi, dichiarato incompetente per potere agire contro l’uomo ed aveva trasmesso gli atti al Tribunale di Modica per i successivi provvedimenti

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa