Modica è il simbolo più evidente e positivo in Sicilia del significato del riconoscimento Unesco” Questo è quanto ha dichiarato Ray Bondin, tutor del sito Unesco del Val di Noto e presidente del CIVVIM, il comitato internazionale delle città e dei villaggi storici dell’Unesco, ha introdotti il suo intervento a Palazzo della Cultura in occasione della presentazione del libro di Fabio Granata “L’identità ritrovata” scritto in collaborazione con Gaetano Gambino, che ne ha creato la ricca documentazione fotografica e con l’introduzione di Andrea Camilleri per la Domenico Sanfilippo Editore. Al centro del libro di Granata, che è stato Assessore Regionale al Turismo e alla Cultura e che oggi è vice sindaco di Siracusa, l’idea culturale che sottintende alla creazione del Distretto del Sud-Est, di cui l’autore è riconosciuto da tutti quale principale ispiratore, e la scoperta di una consapevolezza storica e d’identità che partendo dal riconoscimento Unesco del Val di Noto, attraversa anche il progetto di sviluppo economico del territorio e le sue prospettive in un mercato che guarda più al “glocol” che ad una globalizzazione selvaggia che rischia di travolgere storie, culture, tradizioni. Ad introdurre la presentazione l’Assessore alla Cultura Giorgio Cavallo, che ha sottolineato il lungo percorso culturale che la città ha intrapreso e che il Sindaco come presidente del distretto culturale del Sud-Est ha voluto rilanciare i temi dell’integrità territoriali e della sfida all’avvio delle perforazioni petrolifere nel Val di Noto che si concretizzerà sabato prossimo in una marcia di protesta a Noto che vedrà la partecipazione dei 10 sindaci aderenti all’associazione che deliberato l’adesione alla protesta già giovedì nel corso dell’Assemblea tenutasi a Caltagirone. Nella presentazione Bondin ha anche approfondito il tema della trivellazione e dell’insediamento dei parchi eolici, ribadendo che “la posizione dei Sindaci del Val di Noto è pienamente condivisa dall’Unesco e sta provocando una seria riflessione in seno all’organizzazione al punto da ipotizzare una richiesta ufficiale di notizie al governo nazionale” Bondin ha anche ribadito che “l’iscrizione del Val di Noto non è stata una volontà autonoma dell’Unesco, ma l’accoglimento di una precisa proposta presentata e sostenuta dal Governo italiano. E’ adesso dovere dello stesso governo assumerete ogni utile iniziativa affinché i territori vengono tutelati e si blocchi la possibilità che le trivellazioni petrolifere interessino le aree limitrofe ai centri riconosciuti patrimonio mondiale dell’Umanità.” Ancora più netta la posizione di Granata che ha ipotizzato “ l’apposizione di un vincolo paesaggistico unico sul territorio oggetto del riconoscimento Unesco, elaborando un progetto complessivo delle soprintendenze interessate, al fine di bloccare sul nascere ogni tentativo di attacco o depotenziamento dell’offerta turistico – culturale.”
Presentato ieri al Palazzo della Cultura di Modica “L’identità ritrovata “ di Fabio Granata
- Marzo 12, 2007
- 1:58 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa