Tavolo tecnico sulla Cavalcata di S. Giuseppe.

Si è tenuto ieri a mezzogiorno presso il Comune di Scicli il tavolo tecnico sulla ‘Cavalcata di S. Giuseppe’ richiesto dall’Oipa provinciale, appoggiata da numerose associazioni di diverso ambito di intervento, per studiare soluzioni che garantiscano l’incolumità fisica di uomini ed animali durante lo svolgimento della festa. Presenti il vice-sindaco Enzio Muccio, il parroco della Parrocchia di S. Giuseppe, don Ignazio La China, alcuni componenti dei comitati organizzatori della festa, i veterinari dell’Ausl n. 7 di Ragusa, dott. Agosta e dott. Puma, la delegata provinciale dell’Oipa, Valentina Raffa, e Biagio Battaglia, delegato provinciale della Lav, in rappresentanza entrambi anche delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa dell’Oipa. Al vaglio diverse soluzioni e proposte per migliorare l’organizzazione della festa e garantire maggiore sicurezza ad uomini ed animali. In particolare, si è concordato tutti nella necessità di transennare il percorso dei cavalli sì da impedire ad alcuno di entrare lungo il percorso a proprio piacimento, evitando, tra le altre cose, che i cavalli siano sviati per percorsi secondari nelle vie della città. Il percorso individuato, con qualche accorgimento in più rispetto agli altri anni, si richiama al passato; sarà compito delle forze dell’ordine e dei Vigili Urbani, con i quali al Comune è prevista una conferenza di servizio in data ancora da concordare, prestare maggiore attenzione a che venga rispettato l’ordinamento sullo svolgimento della festa, che prevede la partecipazione alla sfilata solo per i cavalli bardati e per quelli con filare, e far rispettare l’ordinanza emessa dal sindaco che, tra le altre cose, invita i cittadini a rispettare l’ordinamento per la partecipazione alla festa, ossia che vi prendano parte solo i cavalli bardati e con filare. Tutti concordi, dunque, su questi punti fondamentali. Le associazioni aderenti all’iniziativa dell’Oipa hanno apprezzato l’accortezza di non utilizzazione dell’amplificazione che l’anno scorso ha spaventato un cavallo che ha disarcionato una bambina rimasta ferita, mentre a malincuore l’Oipa ha dovuto prendere atto che la festa non si limiterà solo a i cavalli bardati e a quelli con filare, come peraltro previsto dall’ordinamento e come richiesto dall’associazione che puntava sull’emissione di un’ordinanza apposita da parte del sindaco, ma ci sarà sempre l’eventualità di qualche ‘infiltrato’ che scenderà per le vie e in piazza col proprio cavallo senza tenere conto della sua idoneità o meno in base alla razza ed al temperamento. Quanto all’Ausl veterinaria, che non si esimerà dal prestare il suo servizio attraverso l’obiezione di coscienza, durante la manifestazione ci saranno dei veterinari a garantire che i cavalli presenti alla festa abbiano ‘le carte in regola’ per parteciparvi (un foglio rosa rilasciato precedentemente dall’Ausl), e ci sarà un libero professionista pronto ad intervenire qualora accada un incidente. Proprio per garantire un soccorso celere i veterinari dell’Ausl col plauso delle associazioni animaliste presenti hanno chiesto un mezzo idoneo a spostare un cavallo nel più breve tempo possibile qualora succeda qualcosa. “Evitando che alcune tipologie di cavalli scendessero in piazza, in particolar modo i cavalli da trotto, meno idonei a questo genere di manifestazione che prevede tanta confusione di gente e di cavalli, ci sarebbe stata qualche garanzia in più – dice Valentina Raffa, delegata provinciale dell’Oipa -. Mettendo da parte il nostro desiderio di non utilizzazione degli animali in qualsiasi manifestazione, laica o religiosa che sia, saremmo stati più tranquilli sulla prevenzione di incidenti a uomini ed animali se alcune razze di cavalli fossero state escluse dalla partecipazione o, quantomeno, se chi, non avendo un cavallo bardato o con filare, non scendesse in piazza e per le vie cittadine con lui come previsto dall’ordinamento della festa, pena una sanzione pecuniaria. Riteniamo, infatti, che così facendo non si creerebbero, come ritiene il parroco don Ignazio La China, ‘fedeli di serie A’ e ‘fedeli di serie B’, ossia fedeli che possono avere con sé il cavallo e fedeli che non possono, creando discriminazione; in ogni concorso o gara, ad esempio, c’è, infatti, sempre la richiesta di alcuni requisiti, la mancanza dei quali determina l’inaccessibilità alla prova, senza per questo far credere agli esclusi di essere stati discriminati. Tuttavia siamo soddisfatti della decisione di messa in sicurezza del percorso con il transennamento dello stesso, quantomeno per tutelare la vita degli ‘spettatori’” e speriamo che, con gli accorgimenti in più sul percorso dei cavalli, non succedano tragici incidenti”.

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