Ragusa, aumento della tassa sui rifiuti. Giuseppe Di Natale, candidato alla presidenza della Provincia di Ragusa: “Solo la raccolta differenziata potrà evitare al capoluogo ibleo di trasformarsi in una seconda Campania”

Ogni famiglia ragusana sarà costretta a pagare 90 euro in più ogni anno per la tassa sui rifiuti solidi urbani. La causa dell’aumento è dovuta alla gestione approssimativa dello smaltimento dei rifiuti. La discarica di Cava dei Modicani è ormai stracolma, la proroga concessa, nell’attesa che venga realizzata una terza vasca per lo stoccaggio dei rifiuti, non ha fatto altro che incrementare lo scempio ambientale nella zona. Il vento quotidianamente infesta di sacchetti di plastica la campagna attorno alla discarica. Sacchetti che in alcuni casi si trasformano in pericolo per gli automobilisti che transitano sulla provinciale che collega Ragusa a Chiaramonte Gulfi. Sul lato economico i ragusani dovranno sobbarcarsi i costi di smaltimento, che passerebbero dagli attuali 16 euro a tonnellata a circa 72 euro a tonnellata se la nuova vasca della discarica non dovesse essere pronta e funzionante in tempi brevi e Ibleambiente dovesse essere costretta a portare i rifiuti dei ragusani nelle discariche di Vittoria e Scicli. Ogni famiglia dovrà pagare 90 euro in più l’anno per degli errori nella politica dello smaltimento dei rifiuti. “Per i ritardi nella costruzione della nuova vasca della discarica di Ragusa – afferma l’ingegnere Giuseppe Di Natale, candidato alla presidenza della Provincia regionale di Ragusa con il sostegno di Italia dei Valori, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Socialismo è Libertà e Verdi, – e per la mancata raccolta differenziata porta a porta i cittadini della provincia iblea dovranno fare i conti con l’emergenza rifiuti. Non siamo delle cassandre nel sostenere questo. Basti pensare che la discarica di Vittoria, come lo stesso ente di Palazzo Iacono ha fatto sapere, avrà vita breve, chiuderà il 31 dicembre di questo anno. Sorte simile avrà la discarica di Scicli che addirittura chiuderà il 30 giugno”. La discarica di Ragusa, a causa della chiusura delle altre discariche, si troverà a dover accogliere i rifiuti degli altri comuni iblei e questo significherà vita brevissima per la nuova vasca. “La provincia di Ragusa – sostiene Di Natale – rischia di diventare una seconda Campania per il problema rifiuti. La soluzione a nostro parere non possono essere neanche i termovalorizzatori che il governo Cuffaro vuole installare nella regione. L’unica via da percorrere a nostro parere è la raccolta differenziata porta a porta, che coinvolga la gente ed educhi i più giovani al rispetto dell’ambiente e, nello stesso tempo, riduca i rifiuti da mandare in discarica e permetta il riutilizzo di alcuni materiali. Pensare anche ad un progetto che utilizzi i biogas che si sprigionano dai rifiuti cosiddetti “umidi” non è un sogno o qualcosa di irrealizzabile, ma una realtà già esistente in molti comuni italiani. La provincia di Ragusa non può rischiare di arrivare in ritardo nella soluzione al problema rifiuti: il danno per i cittadini sarebbe immenso”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa