SOLIDARIETA’ AI BAMBINI DELLA 2^ A DEL TRAINA DI VITTORIA

In questi giorni abbiamo assistito e partecipato al dibattito sul caso di razzismo(?) esploso al Circolo didattico “F. Traina” di Vittoria. Vogliamo tornare sull’argomento non per alimentare polemiche e conflitti, ma per dare un contributo per fare chiarezza e far rientrare questo spiacevole episodio entro i binari della correttezza istituzionale. Innanzitutto le vere vittime di questa vicenda sono soltanto gli alunni (italiani e stranieri) della classe seconda A i quali, dalle notizie di stampa, da alcune settimane non usufruiscono delle stesse opportunità didattiche degli alunni delle altre classi, che si trovano in una situazione di normalità. La presenza di numerosi stranieri inseriti in una sola classe su tre (tra le seconde), non è un fatto di normale e corretta gestione scolastica. Questo non lo affermiamo noi, ma il “Regolamento sulle norme di attuazione del T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sullo straniero” di cui al DPR 31/8/1999, n.394 che all’art. 45 c. 3 recita “Il collegio dei docenti formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi: la ripartizione è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri”. Lo stesso articolo al punto 2.a. “…tenendo conto dell’ordinamento degli studi del paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quello della corrispondente età anagrafica.” Questi criteri, che debbono essere rispettate da tutte le scuole italiane e sono conseguenti ad accordi internazionali che valgono anche per gli italiani che studiano all’estero, sono stati richiamati, altresì, dalla vigente circolare ministeriale sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2006/07. Ci troviamo, pertanto, di fronte ad una evidente e palese violazione della suddetta norma, però non vogliamo fare processi a nessuno in quanto in quella scuola in questi ultimi anni si vivono situazioni di difficoltà oggettive – il dirigente che ha preceduto l’attuale è stato esonerato dall’incarico per contrasti con il corpo docente e con le famiglie, lo scorso anno due dirigenti si sono alternate ogni due-tre mesi in seguito a ricorsi al tar – che hanno sicuramente determinato una situazione anomala dal punto di vista pedagogico. L’attuale dirigente, la Dott.ssa Riolo che si è insediata in qualità di Reggente da alcuni mesi, da circa 15 anni opera a Vittoria presso la scuola elementare “Portella delle Ginestre”, ha dato una svolta positiva a quella scuola che ogni anno, prima che Lei arrivasse, aveva cambiato dirigente. Anche il corpo docente della scuola Traina ha svolto in tanti anni un ruolo positivo e propositivo nel campo scolastico e sociale di quel quartiere. Per questi motivi, consapevoli delle potenzialità che quella scuola possiede e dopo i chiarimenti che il caso impone, siamo sicuri che al più presto sarà recuperato il terreno perduto, attraverso un progetto didattico adeguato. Infine vogliamo stigmatizzare, sul piano politico, l’atteggiamento del Comune che non ha fornito alla scuola Traina, come prescrive la legge, il mediatore culturale che ha compiti di “accoglienza, di mediazione nei confronti degli allievi, di interpretariato e traduzione, nonché di proporre percorsi didattici di educazione interculturale” (dalle linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri di cui alla C.M. 1/3/2006, n.24). Una figura importante e fondamentale, dunque, soprattutto in presenza di bambini che non conoscono la lingua (Leggi 6/31998 n. 40 e 30/7/2002, n.189). L’assessore alla P.I. in risposta ad un nostro precedente comunicato ha dato una risposta forbita e densa di parole altisonanti, ma non ha detto quando e se fornirà la figura del mediatore culturale, nell’attesa che “Tramite la consulta dei dirigenti scolastici, anche per gli interventi ultimamente occorsi, intende acquisire proposte di miglioramento del servizio, necessario per l’esplosione di presenze multietniche e culturali nel territorio.” Riteniamo tale risposta dilatoria ed elusiva di un problema molto grave come quello scoppiato alla scuola Traina. Respingiamo, infine, le illazioni di razzismo paventate da qualcuno ed invitiamo gli organi della scuola ed il Comune ad attivarsi perché le difficoltà che sono emerse in questi giorni vengano superate e si offrano anche ai bambini della II A, ai quali rinnoviamo la nostra sincera solidarietà, le stesse opportunità dei loro compagni delle altre classi.

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