FORMAZIONE E SCUOLA AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO “Torniamo a parlare di scuola”. E’ la proposta del vicecapogruppo dell’Udc alla Camera Giuseppe Drago. Con un’idea nuova sul Polo Universitario Ibleo…

"Mobilità, secondo modulo di lingue, alleanze strategiche con partner europei". Tre direttrici lungo cui la classe politica deve interrogarsi per dare risposta al bisogno di competitività per le nuove generazioni. E’ il vicecapogruppo dell’Udc alla Camera, Giuseppe Drago, a porre la Scuola al centro del dibattito politico, spesso distratto dagli stucchevoli interrogativi sulle alleanze. "Esiste un problema di accesso alle informazioni e alle opportunità di lavoro legato ad un sistema Istruzione-Formazione vecchio, non rispondente alle esigenze di competizione globale –esordisce l’on. Drago-. Mentre nel resto d’Europa i moduli di lingua straniera sono due, in Italia a stento garantiamo l’insegnamento di una sola lingua. Il Paese sconta la scarsa propensione dei nostri giovani (forse sarebbe più giusto dire, delle loro famiglie) a partecipare alle opportunità di "conoscenze" offerte dall’Erasmus per gli studenti universitari e dal programma Comenius per gli studenti delle scuole medie superiori". "La scarsa mobilità dei nostri studenti, l’eccessiva permanenza degli stessi nell’ambiente protettivo della famiglia, la mancata percezione dell’importanza di esperienze formative e professionali all’estero, rischia di restituirci professionalità poco competitive sul mercato del lavoro" –spiega Peppe Drago, già Assessore alla Formazione della Regione Siciliana e Sottosegretario agli Affari Esteri-. "Anche quanti decidono di restare nella loro terra d’origine per esercitare una professione che non richiede studi universitari rischiano di essere tagliati fuori da un mercato del lavoro sempre più globalizzato, dove la capacità di stringere alleanze commerciali, ad esempio con fornitori stranieri che vendono materie prime a prezzi più competitivi, può essere la chiave di volta per consentire a un’azienda di stare sul mercato". Tre le criticità: rendere gli studenti "mobili", incoraggiare il loro trasferimento all’estero per implementare il loro patrimonio di saperi; arricchire il patrimonio linguistico personale di almeno due lingue straniere; comprendere l’importanza di stringere alleanze con partner stranieri, anche quando si decide di vivere nella piccola comunità in cui si è nati. In una parola, l’on. Drago riassume l’obiettivo in "Internazionalizzazione", secondo la logica del "Glocal": pensare globale, agire locale. Ma quali conseguenze concrete possono avere riflessioni di carattere generale di questa portata sul territorio ibleo? "La Sicilia, fra pochi anni, entrerà a far parte dell’area di libero scambio del Mediterraneo. In provincia di Ragusa, per esempio, esiste un Polo Universitario. Modica è già entrata a far parte di una rete di partenariato che mira a creare alleanze tra Università del Mediterraneo con Atenei dell’Europa del Centro e dell’Est, per partecipare alla ripartizione dei fondi che l’Unione Europea metterà a disposizione degli Atenei che lavorano in una logica di scambio e di reciprocità transnazionale per creare occasioni di formazione sempre più qualificanti. Ma l’Università Iblea nulla sta facendo per inserirsi in questo progetto! Penso ad un’alleanza strategica con le istituzioni culturali di un paese frontaliero come Malta, con cui stanno iniziando finalmente reciproci scambi, grazie anche al finanziamento di diversi progetti Interreg. Perché non immaginare la nostra Università frequentata da maltesi, tedeschi, rumeni, francesi? Penso inoltre alla creazione di una Fondazione, a Ragusa, che possa fungere da interfaccia tra l’UE e le realtà locali. Occorre che le facoltà universitarie iblee si specializzino, per fare in modo che i percorsi di laurea offerti dal Polo universitario ibleo si possano integrare con i piani di studio delle Università straniere, per facilitare la mobilità degli studenti universitari. Mobilità, lingue, alleanze con partner stranieri. Di questo l’agenda politica dovrà iniziare a parlare nei prossimi mesi".

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