La crisi dell’agricoltura ed i commissionari

Le dichiarazioni dell’onorevole Lumia, le manifestazioni dell’Asso di Vittoria, squarciano il velo di una vicenda conosciuta da tutti gli operatori, sindacati, associazioni di categoria, senza che, prima d’ora, nessuno ne avesse compreso, e quindi denunciato, fino in fondo le devastanti conseguenze: La crisi dei commissionari e dell’agricoltura, preoccupa la categoria e spinge il rappresentante del Circolo Territoriale di Modica de “Italia dei Valori”, Gaetano Crescenti, che scende in campo. “Senza girarci troppo intorno – dice quest’ultimo – il problema è dato dal fatto che in un’unica figura, il commissionario di prodotti orticoli, si sono, nel corso degli anni, condensate altre due figure importantissime: il commerciante all’ingrosso ed il trasportatore. Figure, queste, che riunite in un unico soggetto, ne determinano il dominio assoluto sul mercato, con la conseguenza che il prezzo alla produzione non viene più deciso dal libero incontro tra la domanda e l’offerta, ma dal commissionario/commerciante/trasportatore che così è l’unico dominus del mercato alla produzione, lasciando al produttore, senza più peso contrattuale e senza difese, solo le briciole. Ed a niente vale che dal punto di vista formale, per aggirare leggi e regolamenti, la funzione di commerciante venga assunta da mogli o figli o collaboratori dei commissionari: il danno viene fatto lo stesso”. C’è, inoltre, la costante propensione a non accettare ed a lottare contro regolamenti di mercato che possano dare una qualche parvenza di regolarità al sistema commerciale, ed avremo davanti a noi una probabilmente la più importante, delle ragioni della crisi dell’agricoltura nella fascia trasformata: a Vittoria come a Scicli, a Pachino come a Ispica, a Santa Croce Camerina come dappertutto, gli agricoltori sono espulsi dal mondo produttivo, soppiantati dai commissionari, che investono in strutture terricole essendo gli unici soggetti a riuscire a guadagnare dall’agricoltura.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa