MODICA. TENTO’ DI UCCIDERE LA SUA EX COMPAGNA. L’IMPUTATO “INCASTRATO” DALLA PERIZIA

C’è stato il reale tentativo di omicidio. Lo ha confermato il consulente tecnico d’Ufficio, Rosario Spadaro, ieri mattina in avvio del processo a carico del marocchino di 27 anni, Sani Nahali, arrestato nel mese di maggio del 2006 dalla polizia di Modica con l’accusa di duplice tentato omicidio e lesioni volontarie. Del primo reato la competenza è andato alla Corte d’Assise di Siracusa, così come aveva deciso il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica. Nel procedimento modicano(presidente Giovanna Scibilia, a latere Sandra Levante e Patricia De Marco)è imputato anche il fratello dell’extracomunitario Ezedine Nahali, 25 anni, che deve rispondere di estorsione. I due imputati sono stati patrocinati dagli avvocati Luigi Piccione e Bartolo Iacono. Secondo l’accusa, Ezedine avrebbe vessato l’ex donna del fratello, chiedendole soldi. Sani Nahali aveva tentato di uccidere la sua ex compagna, una commerciante cinese di 36 anni, residente in Via Conceria, a Modica, e successivamente, anche il figlio diciassettenne di quest’ultima. Sembra che Sani non si fosse rassegnato alla fine della relazione sentimentale. Quel giorno si era recato presso l’abitazione della donna, e all’ennesimo rifiuto si era avventato sulla malcapitata, serrandole le mani attorno al collo. Solo l’arrivo del figlio minorenne della presunta vittima aveva creato la possibilità a quest’ultima di svincolarsi. Nel corso dell’episodio era saltato fuori il coltello utilizzato abitualmente nelle macellerie con la lama lunga trenta centimetri per cui la Procura ha deciso di acquisirlo come corpo di reato. Secondo il Ctu segni rilevati sul collo della vittima era da ricondurre al tentativo di strangolamento. “Anche la terapia applicata dai medici dell’Ospedale Maggiore – ha spiegato il professionista – era quella idonea nei casi di strangolamento, vale a dire la somministrazione bicarbonato via endovena che era l’unica procedura utile per salvare la vita alla donna”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 maggio

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