MODICA. IL CTU CHIEDE DEROGA DEI TEMPI PER LE CONCLUSIONI SULLA MORTE DI PADRE BASILE

Si allungano i tempi per fare chiarezza sulla morte del responsabile della parrocchia della Catena, Padre Rosario Basile, deceduto a seguito di un incidente della strada, avvenuto lo scorso sette dicembre in Via Gerratana. Il consulente tecnico d’ufficio, Orazio Cascio, ha chiesto una proroga di sessanta giorni dei termini per depositare le sue conclusioni a seguito dell’esame autoptico sul corpo del povero prelato che era stato, per la circostanza, riesumato. La Procura della Repubblica ha acconsentito per questo ci sarà da attendere la scadenza del nuovo termine quando, e questo è consequenziale, saranno depositate anche le altre perizie e cioè quella dell’ingegnere Giovanni Dell’Agli, di Vittoria, e dei due periti di parte, l’ingegnere Vincenzo Paradiso di Acireale, ed il dottore Salvatore Pianeta, nominati dai due indagati, la conducente la Peugeot che avrebbe investito il prete, ed il medico dell’Ospedale Maggiore, ma anche il geometra Salvatore Blanco, nominato dall’avvocato Nino Frasca Caccia, per conto dei fratelli dell’anziano sacerdote. Oltre a Frasca Caccia sono interessati pure gli avvocati Ivan Pediglieri, Salvatore Citrella e Giuseppe Nigro. Nel corso dell’indagine(è stato anche effettuato un incidente probatorio sul luogo del tragico sinistro)pare che la conducente della Peugeot abbia smentito di avere toccato con la propria autovettura il Basile, tant’è che i difensori sostengono che il prete si sia fratturato il bacino dopo essere scivolato forse perché preoccupato dall’arrivo dell’utilitaria.

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