Vittoria: Quarto centenario. Presentazione libro curato da Paolo Monello

Sarà presentato venerdì 20 aprile, alle ore 18, al teatro comunale, il volume “Nascita di una città: le Carte costituzionali per la fondazione di Vittoria”. La pubblicazione è la prima tra tutte quelle proposte dal Comitato Scientifico e si tratta di una rapida rassegna delle conoscenze fino ad oggi maturate sulla storia di Vittoria e del suo territorio. Il volume consta di una Introduzione, di undici capitoli e di un’Appendice contenente le “Carte Costituzionali”: il Privilegio Regio rilasciato dal duca di Feria il 3 giugno 1606, ratificato dal re Filippo III il 31 dicembre 1606 e registrato tra le leggi del Regno di Sicilia il 24 aprile 1607; e le “Grazie e Franchigie” concesse da Vittoria Colonna ai coloni che fossero venuti ad abitare a Vittoria (1° settembre 1607). Il curatore, Paolo Monello, dopo aver accennato alle varie opere scritte sulla storia di Vittoria dal 1877 ad oggi, inizia la trattazione cominciando dai primi documenti in nostro possesso. Si tratta di una lettera di Vittoria Colonna per la costruzione di “case a Boscopiano” spedita da Valladolid il 22 novembre 1603 e della relazione di Paolo La Restia del 30 marzo 1604 con cui viene indicato il luogo della fondazione a Grotte Alte. Quindi si passano in rassegna le descrizioni della geografia dei luoghi ad opera del geografo arabo Idrisi (1154), del domenicano Tommaso Fazello (1554) fino all’ingegnere Camillo Camiliani (1584). Segue la rassegna delle scoperte archeologiche nel territorio dal 1864 in poi, con l’analisi degli insediamenti nel territorio dalla conquista romana (258 a.C.) fino alla conquista araba (metà del IX secolo d.C.). Particolare attenzione è riferita all’area delle contrade Canale-Lavina, Orto del Crocifisso, Colledoro e ad altre contrade, dove sono presumibili tracce di necropoli dell’Età del Bronzo (le “celle” altro non sarebbero che tombe a forno risalenti II Millennio a.C.); tracce di età imperiale romana (II-III sec. d.C.); bizantina (prima metà del IX secolo); e dell’area del Castello, dove la ceramica recentemente esaminata dalla Soprintendenza permetterebbe una datazione tra l’XI e il XV secolo d.C.. L’autore poi passa in rassegna le vicende della foresta di Cammarana-feudo di Boscopiano (di cui era parte il territorio oggi di Vittoria) e le cause che portarono alla concessione di terre in enfiteusi nella nostra zona dal 1550 in poi, mettendo in evidenza come la costruzione di Vittoria sia solo il completamento di un processo di concessioni di terre in una zona già coltivata e in cui erano da alcuni decenni insediati numerosi comisani, soprattutto nelle contrade Giummarito, Scalunazzo, Pozzo di Scorcio (nomi scomparsi perché occupati dall’odierno abitato). Le terre furono assegnate lungo le strade che salivano sul pianoro dalla valle (in particolare lungo la strada di San Giuseppe lo Sperso che portava a Pozzo Bollente) per dirigersi verso Terranova e il mare. La fondazione di Vittoria viene quindi inquadrata nell’ambito delle decisioni interne dell’amministrazione della Contea, per completare il processo di enfiteusi iniziato nel 1550 e per supportare le necessità economiche della famiglia Enriquez Cabrera, guidata da Vittoria Colonna (anche se essa si richiama al contemporaneo gigantesco processo di colonizzazione delle zone interne della Sicilia promosso dalla nobiltà tra il XVI e il XVII secolo). A conclusione, l’autore analizza minutamente le tappe della fondazione e il contenuto del Privilegio e delle Grazie. Nel corso della presentazione, Gianni Battaglia reciterà l’Ode a Vittoria Colonna, di Francesco Maganuco, accompagnato dal commento musicale di Enrico Lancia e Gianluca Campagnolo. Saranno presenti, oltre all’autore, il sindaco, Giuseppe Nicosia, e gli assessori Vittoria Lombardo e Luciano D’Amico.

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