Atto intimidatorio nei confronti del parlamentare di Forza Italia, Riccardo Minardo

Atto intimidatorio nei confronti del parlamentare di Forza Italia. Ieri mattina, all’apertura della segreteria politica di Corso Umberto, la sua addetta stampa ha trovato nella cassetta della posta una busta contenente due bossoli d’arma da fuoco con un allegato. Ignoti, probabilmente nel corso della notte, erano riusciti a trovare accesso nell’atrio dell’edificio che ospita, tra gli altri, la segreteria politica di Minardo, solo saliti attraverso la scala che conduce all’ingresso ed hanno depositato l’involucro. Una volta trovata la busta, la collaboratrice del parlamentare si è subito resa conto del contenuto tant’è che ha, immediatamente, informato l’onorevole il quale si è portato nel posto e dopo avere esaminato la busta ha deciso di denunciare l’accaduto al Commissariato di Polizia. Oltre ai due bossoli, come si diceva, un foglietto allegato con una frase ben chiara: era scritto “Questa volta così, la prossima volta in testa”. La missiva è stata assunta dagli inquirenti e messa a disposizione della sezione “Scientifica” della polizia di Stato per verificare se risultano, ad esempio, impronte digitali. Nessun commento, in questo momento, da parte del parlamentare forzista modicano che, in questi ultimi giorni, è al centro del dibattito politico per via della nota vicenda legata al depennamento dalla lista di Forza Italia per le amministrative di maggio per il rinnovo del consiglio comunale di Modica, di cinque elementi che si riconducevano al nipote Nino Minardo, con il quale è in atto una forte diatriba, e che nei giorni scorsi è stato nominato commissario cittadino del partito azzurro. Non si punta il dito verso alcuno, ma è chiaro che si tratta di un episodio inquietante, se si vuole non “esclusivo” dal momento che negli ultimi anni, a cavallo con le varie competizioni elettorali qualcuno ama disturbare i sonni di candidati e politici vari”.

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