TRIBUNALE MODICA. ASSOLTA IMPRENDITRICE

Non è colpevole. Così ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, in conclusione del processo a carico della netina Valeria Cristina, patrocinata dall’avvocato Elia Amore. Suoni troppi forti, disturbo alla quiete pubblica. Per questo motivo la donna ha dovuto sostenere un processo. L’imputata era stata denunciata dai carabinieri nel mese di agosto del 2004 a seguito di una telefonata giunta presso la centrale operativa della caserma dei Militari dell’Arma di Pozzallo che denunciava il fastidio che stava provocando un impianto di diffusione acustica installato all’interno dello stabilimento balneare Lido Cristina del Lungomare Pietrenere, dal quale proveniva musica fortissima. I carabinieri, impegnati in un servizio organizzato dalla Prefettura insieme a Polizia e Guardia di Finanza, si recarono nel posto ed accertarono, secondo quanto contenuto nella relazione, che i suoni provenienti dal locale disturbavano la quiete pubblica. Erano le due e mezza di notte circa. Fu accertata la presenza di un disk jockey ed alcune persone che ballavano. Il locale era, anche sprovvisto, di autorizzazione per svolgere attività da ballo. Sul posto era presente anche Roberta Selvaggio che si presentò come gestore del locale. Il magistrato ha, in ogni modo, deciso di assolvere la donna, mentre ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica perché durante il dibattimento sono emerse responsabilità da parte di una terza persona, E.B..

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa