Modica: Educazione e cultura non possono essere inflazionati e strumentalizzati

ppello di insegnanti e genitori per una corale e decisa reazione ai surrogati culturali e a tutto quanto non dà la speranza ai giovani di poter crescere in una città libera e giusta. “Ci mancava solo “L’aprile della Cultura” – dicono Maria Migliore, Stefania Zacco, Uccio Di Maggio, Gabriele Perrone, Giovanna Polara, Piero Carpenzano, Daniela Zacco, Rita Aurora Palazzolo, Rosaria Petriliggieri, Antonella Rizza – in una petizione firmata da altre 90 persone – Non è difficile cogliere il fine propagandistico e strumentale del continuo assommarsi di iniziative che i cittadini avvertono ormai come fastidioso. Quest’inflazione di iniziative, peraltro, non permette più di distinguere tra ciò che è valido e ciò che è semplice surrogato e,
soprattutto, non corrisponde alle esigenze di qualità e di maturazione che accompagnano ogni serio sforzo educativo e culturale. Ancor più grave risulta il clima di stordimento che si respira a Modica”. Polemica a tutto campo, insomma, che cerca di fare un quadro sull’attuale situazione in città. “Come educatori – dicono – siamo molto preoccupati, soprattutto per la grave regressione che questo malcostume sta lentamente provocando nella città e che peserà soprattutto sui nostri ragazzi e sui nostri giovani. Chiediamo a tutti, soprattutto ai genitori, di reagire prontamente, prima che sia troppo tardi. Lo potremo e dovremo fare al momento di votare, scegliendo con piena e responsabile consapevolezza. Lo continuiamo a fare ogni giorno lavorando con onestà e serietà, non lasciando ad altri le sorti di Modica, ancora bella per quel respiro etico e culturale che tanti, liberamente e gratuitamente, continuano a coltivare e a testimoniare”. Il riferimento è alle “perverse reti clientelari che
intaccano dignità e democrazia”.

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