“Tratta delle donne polacche”, terza udienza sull’audizione dei poliziotti che effettuarono le indagini.

Il processo riguardante l’indagine sulla “tratta delle donne polacche”, ha incentrato la terza udienza sull’audizione dei poliziotti che effettuarono le indagini. E’ stato, in particolare, il Sostituto Commissario, Carmelo Sammito, che ha spiegato i termini dell’operazione scaturita da “informazioni di natura confidenziale” che portarono a scoprire che il Marco Tumino, il quarantottenne modicano difeso dall’avvocato Enrico Trantino, aveva un giro di lavoro nero con l’impiego di badanti provenienti dalla Polonia. “Nella sua abitazione – ha detto il funzionario del Commissariato di Modica – sequestrammo parecchio materiale”.Insieme a Tumino è imputato anche il ragusano Marco Gurrieri di 42 anni, difeso dall’avvocato Enrico Platania(nella fase preliminare altri due indagati, le polacche Anita Baber e Barbara Novec, erano stati prosciolti con la formula “non luogo a procedere”). Tumino e Guerrieri, nella fase preliminare erano stati prosciolti dal Gup dai reati più gravi, l’associazione per delinquere ed il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Fu, come si diceva, la polizia ad arrestare i due imputati poiché ritenuti responsabili della tratta di cittadine polacche fatte giungere clandestinamente in provincia di Ragusa per essere assunte come badanti presso famiglie di Modica o del capoluogo ibleo.. Le indagini furono condotte dalla Procura della Repubblica di Modica e concluse con gli arresti eseguiti dalla polizia di Modica e della Squadra Mobile di Ragusa nei primi giorni di settembre del 2004. Tutte le donne provenienti dalla Polonia, attraverso un canale diretto in primis dal Tumino, dovevano versare soldi a quest’ultimo che, insieme agli altri indagati, avrebbe dato luogo ad una sorta di ufficio di collocamento. La prossima udienza è fissata per il 16 maggio in sessione pomeridiana.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa