Lettera molto forte riguardo un documento dal titolo: Il lavoro nobilita l’uomo?

Le aperture domenicali dei negozi del Polo Commerciale, dopo le polemiche sollevate mesi fa dalle commesse, mette in moto anche la rabbia delle mogli dei lavoratori. Una di queste, stanca di rimanere a casa mentre il proprio marito è costretto a lavorare pure le domeniche, ha deciso di “lamentare” il suo stato d’animo all’opinione pubblica. “Sono la moglie di un dipendente di un negozio del Polo Commerciale di Modica – dice l’interessata – indignata dal timore (seppur giustificato) di molti dipendenti del Polo, di ribellarsi, non tanto alle aperture domenicali (utili al mantenimento di molti posti di lavoro) ma alla cattiva gestione delle turnazioni e dei recuperi. Indignata dal mancato rispetto dell’impegno, che si rileva nell’accordo stipulato qualche anno fa, e non più rinnovato, tra il Comune di Modica, le Organizzazioni Sindacali e alcuni rappresentanti (parti datoriali)del Polo commerciale”. L’accordo, specificatamente, recita: “Al di la’ del numero delle aperture domenicali, resta comunque inteso che la tutela dei lavoratori passa anche dal rispetto delle esigenze di natura familiare e/o religiosa. Le rappresentanze datoriali si impegnano pertanto a privilegiare le aperture di mezza giornata della domenica nonché comunque a rispettare le esigenze familiari e di natura religiose dei lavoratori, attraverso un’adeguata turnazione”. “Sono, oltremodo, indignata – prosegue la donna – dal comportamento di tutti coloro che avrebbero dovuto controllare/verificare il rispetto e la tutela dei lavoratori tutti, anche se non appartenenti a nessun sindacato o partito politico. Indignata dal comportamento di “alcuni” datori di lavoro che non gradiscono che i propri dipendenti abbiano contatti diretti e indipendenti, verso coloro che potrebbero aiutarli a “liberarsi” da questa condizione, senza doversi liberare del posto di lavoro stesso”. L’interessata, molto determinata, ha anche delle proposte, sottolineando di non essere candidata per le prossime elezioni. “Propongo- dice – a tutti i dipendenti del Polo Commerciale ai mariti o alle mogli, compresi coloro che non hanno i problemi succitati, di chiedere a tutti i candidati a Sindaco alle prossime elezioni, di impegnarsi per iscritto e non solo verbalmente, a risolvere l’annosa questione. Tutti noi uniti possiamo ottenere delle promesse molto più concrete e su carta, senza doppi sensi aleatori o ispiratori di dubbi. Chiedo di parlarne in famiglia, nel più breve tempo possibile, visto l’approssimarsi delle elezioni e di contattarmi per stilare insieme una richiesta da esporre a tutti i candidati a sindaco. E’ l’ultima possibilità che abbiamo. A nessuno dobbiamo permettere di sfruttarci”.

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