Riprende l’attività presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Modica

Riprende a pieno regime l’attività presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Modica dove da una quindicina di giorni c’era stato un quasi blocco dovuto dalla mancanza di alcuni reattivi. Le lamentele della gente sono state notevoli anche perché nonostante l’attesa nelle prime ore della mattinata e le file nei corridoi per poter eseguire gli accertamenti clinici, alla fine l’utenza era rispedita a casa per l’impossibilità che era emersa proprio per il problema anzidetto. “In atto – dice il primario della Divisione, Michele Giavatto – il problema è stato superato perché i necessari reattivi sono arrivati. Non possiamo negare che i disagi ci sono stati, ma tutto rientra nel contesto delle ristrettezze di spesa con cui ci troviamo a convivere per il famoso taglio della spesa sanitaria a livello regionale”. Le polemiche sollevate da alcuni cittadini si riconducono ad una sorta di insofferenza da parte di questi ultimi, alcuni dei quali, spesso, rifiutano il rinvio di qualche giorno degli accertamenti, anche perché i reattivi che vengono meno riguardano accertamenti che non hanno alcun carattere di urgenza-emergenza. “E’ solo il fastidio di dovere tornare – dicono gli operatori del reparto – che indispone l’utenza e che ci crea problemi, tanto che spesso veniamo additati come responsabili del disservizio e, qualche volta anche offesi”. I reattivi che sono mancati(il problema si potrebbe riproporre fra tre mesi)non rientrano nel contesto dei cosiddetti salva-vita. Il problema ha riguardato, per esempio, quelli per la tiroide, i marcatori tumorali, quelli che sono effettuati per il sospetto di tumore, quelli per i portatori di talassemia, i diabetici da tre mesi. “La legge – dice il dottor Giavatto – ci impone un budget trimestrale. Finita quella somma dobbiamo attendere il regime successivo. Teniamo conto che spesso, io stesso, mi sono prodigato per avere gratuitamente dalle aziende produttrici dei reattivi specifici”. Un ulteriore problema, tra qualche giorno, potrebbe emergere perché è possibile che si esauriscano i reattivi Torc, quelli per la ricerca di virus che sono eseguiti sui bambini piccoli e, sempre, nelle donne in stato di gravidanza. “In questi casi – conclude il primario – quando ci troviamo sprovvisti indirizziamo immediatamente l’utente a Scicli dove c’è disponibilità del servizio stesso”.

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