Fioccano le multe ai padroni di cani lasciati esposti al sole senza possibilità di muoversi, a cercare l’ombra, perché legati a una catena. Anche la circostanza che vicino al cane, ma sempre esposta al sole, ci sia una cuccia, non serve al padrone come attenuante per evitare l’ammenda. Lo sottolinea la Cassazione. In particolare i supremi giudici della terza sezione penale, con la sentenza 20468, hanno confermato la condanna al pagamento di 1.500 euro di sanzione a carico di Leonardo C., colpevole di “maltrattamenti” verso il suo pastore tedesco per averlo tenuto – nel cantiere di sua proprietà – legato a una catena di appena due metri, sotto il sole cocente dell’estate, con vicino solo una cuccia arroventata. Senza successo Leonardo ha fatto ricorso alla Suprema corte facendo presente che lui tutti i giorni dava da mangiare al suo cane, gli dava l’antiparassitario e non gli faceva mancare nulla. Quanto all’esposizione al sole, l’uomo sosteneva che il pastore tedesco poteva ripararsi nella cuccia. Ma questi argomenti non hanno convinto i supremi giudici che hanno “rigettato” la tesi difensiva di Leonardo confermando l’ammenda inflittagli dal Tribunale di Trapani il 9 febbraio 2006. La Cassazione ha sottolineato che il reato di maltrattamento era perfettamente provato dal momento che il cane era “privato della possibilità di muoversi, si trovava in un cantiere assolato e aveva a disposizione solo una cuccia soffocante”.
Cassazione, multa per chi lascia il cane legato al sole
- Maggio 25, 2007
- 6:15 pm
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