Protesta un donatore Avis per non avere avuto un riconoscimento morale al termine delle prestazioni. In particolare, il pensionato, raggiunti i limiti di età per potere donare il sangue, sessantacinque anni, credeva di potere usufruire gratuitamente degli esami clinici. "Dopo ventidue anni da volontario Avis – dice il signor Rizza – perchè la prima donazione l’ho effettuata nel 1985, non mi è stato riconosciuto neanche un diritto morale e, cioè, quello di potere usufruire ancora gratuitamente degli esami clinici. Per eseguire le analisi del sangue, pur esibendo il tesserino rilasciatomi dall’Avis, mi è stato detto che dovevo pagare regolarmente". "Al donatore – spiega il direttore sanitario dell’Avis, Angelo Gugliotta – come contropartita, noi forniamo i controlli gratuiti ogni qualvolta donano il sangue, ecco perchè non è retribuito il servizio. La legge in materia impone che, superato il sessantacinquesimo anno di età , il volontario non può più donare il sangue e, i protocolli ci impongono di non eseguire controlli gratuiti. Il donatore che, a volte, necessita di ulteriori analisi che non sono previsti dal nostro protocollo – conclude Angelo Gugliotta – devono, comunque, pagarli".
Modica: Un donatore Avis protesta per non aver potuto usufruire gratuitamente degli esami clinici
- Maggio 31, 2007
- 12:09 pm
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