"Vedremo a programmazione ultimata se le risorse finanziarie destinate agli interventi infrastrutturali per il Sud e in particolare per la Sicilia saranno adeguate non solo al fabbisogno, ma soprattutto se esse corrisponderanno a quelle previste in base all’appartenenza alle Regioni a "obiettivo 1" e se sarà rispettato il principio dell’addizionalità da parte del Governo nazionale: le risorse comunitarie non possono coprire i buchi di bilancio". Così il vicepresidente Udc alla Camera, Giuseppe Drago, al termine del Question Time. "Le scelte del Governo – sostiene l’esponente centrista – contraddicono il Dpef laddove si ritenevano prioritari gli investimenti infrastrutturali per il centro sud; infatti, i piani dell’Anas e delle Ferrovie destinano il 66% al centro nord e il 34 al centro sud. Capisco che la programmazione può essere modificata, ma il dato è questo". "Tra l’altro – prosegue Drago – il programma quadro strategico nazionale predisposto dal Ministero delle Infrastrutture, anche per queste motivazioni, è stato fortemente censurato dalla Commissione europea, dopo essere stato già dichiarato ‘non ricevibile’ nel febbraio di quest’anno". "Pertanto – sottolinea – auspichiamo che le assicurazioni del Ministro di considerare il piano in continua evoluzione sulla base degli interventi cantierabili e realizzati possa alla fine destinare ad ogni Regione ciò che realmente le spetta".
INFRASTRUTTURE: DRAGO PER SICILIA RISORSE TROPPO RIDOTTE
- Giugno 6, 2007
- 5:49 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa