ARRESTATI PER FURTO AL POLO COMMERCIALE DI MODICA. TRE GIOVANI CONDANNATI

Due dei tre maggiorenni arrestati nell’ottobre scorso dalla polizia in piena flagranza di reato nella zona del Polo Commerciale, hanno deciso di patteggiare la pena: la posizione del terzo E.M.A., 22 anni, di origini colombiane, è stata stralciata perché il difensore, l’avvocato Carmelo Scarso, aveva chiesto l’abbreviato. Il giudice lo ha, comunque, processato nella stessa sessione, condannandolo a cinque mesi e dieci giorni di reclusione e 200 euro di multa, a fronte di una richiesta della pubblica accusa di 8 mesi e 220 euro di multa. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ha valutato anche la posizione di J.B., 21 anni, di origini tunisine, e di, A.C., 21 anni, di Modica. Questi ultimi due hanno chiesto al magistrato, tramite i rispettivi difensori, gli avvocati Giovanni Favaccio, Salvo Maltese e Grazia Cavallo, di potere patteggiare la pena con il consenso del pubblico ministero, Diana Iemmolo. Il giudice, pertanto, li ha condannati a cinque mesi e dieci giorni di reclusione, e 200 euro di multa, pena sospesa. Per tutti e tre è stata revocata anche la misura dell’obbligo di firma, decisa dopo la scarcerazione. L’arresto avvenne nel corso di un’operazione avviata a seguito del proliferare della recrudescenza di microcriminalità, con particolare riguardo a furti in abitazioni private e locali commerciali. Gli agenti del Commissariato di Polizia, negli ultimi tempi, per questo motivo, avevano intensificato l’attività di prevenzione e controllo del territorio, soprattutto nella zona del “Polo Commerciale”, dove il fenomeno si è maggiormente evidenziato, con l’impiego, in tutte le ore del giorno ed anche di notte, di tre auto-pattuglie con colori d’istituto ed una “civetta”. Una volante sorprese i tre, insieme con un minorenne, anche questi arrestato, mentre erano intenti a consumare un furto presso “Gran Bazar”, che si trova all’intersezione tra Via Resistenza Partigiana e la Modica Mare. Il quartetto, dopo aver divelto una parte della rete di recinzione e strappato il telo di un gazebo, si era introdotto all’interno del capannone, e si era impossessato di alcuni oggetti. Accortisi dell’arrivo della polizia, i giovani si erano dati a precipitosa fuga, arrampicandosi sul tetto del locale commerciale e poi saltando sulla parte retrostante per tentare di dileguarsi a piedi per le zone circostanti. L’intervento congiunto di altre pattuglie, dopo un breve inseguimento, consentì di bloccarli e di trarli in arresto. Addosso avevano ancora parte della refurtiva. Gli arrestati avevano asportato alcuni modelli di autovetture radiocomandate, accendini vari, torce elettrice ed altri oggetti, il tutto per un valore complessivo di 300 euro mentre il danno arrecato alla struttura commerciale ammonta a circa 350 euro.

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