“La spiritualità dell’arte”, opere di Pino D’Angelo in mostra alla Gallery Art Museum. Inaugurazione domenica 10 giugno a Pozzallo

“La spiritualità nell’arte”, è il titolo di una mostra permanente dell’artista pozzallese Pino D’Angelo che sarà inaugurata domenica 10 giugno 2007 alle ore 20,30 presso la Gallery Art Museum di via Scaro, 14. La mostra raggruppa una collezione di dipinti che comprende, come scrive lo stesso artista, opere illuminate da un raggio di luce della bellezza divina, unj invito alla contemplazione e alla riflessione, una passeggiata verso un universo in cui gli uomini crescono e si elevano, rimembrando le loro origini e il loro fine unico: Dio. Nella scalinata che possiede come estremi vertici la materia e Dio, l’Arte occupa un ampio gradino che conduce verso l’alto. Per D’Angelo solo un nuovo slancio religioso potrà dare obiettivi e mete a una società frammentata e disorientata come l’attuale. All’inaugurazione della mostra sarà presente il Vice Sindaco Luciano Susino. Dal catalogo della mostra. Cenni biografici dell’autore: Pino D’Angelo nasce a Pozzallo il 19/12/1947. La sua formazione artistica si compie nelle maggiori capitali europee: in Germania apprende l’arte dell’incisione, a Parigi approfondisce lo studio degli impressionisti, e i musei e le gallerie diventano la sua casa e la sua scuola. L’autore si giova degli spostamenti per mezzo di navi passeggere all’interno delle quali espone le proprie creazioni e persegue l’opera di espressione della li itinerari interessano le aree del lontano Iran, i paesi arabi, ma anche il Nord, il Centro e il Sud America, il Giappone, l’Australia. Territori che hanno conosciuto, stimato e spontaneamente elargito premi e riconoscimenti all’autore, avendo appreso la sua arte semplice, umile e al contempo aulica e solenne. Dal felice connubio tra viaggi e creazione artistica proliferano numerose opere, espressioni di correnti diverse, specchi di un percorso evolutivo che dal Surrealismo si spinge all’Impressionismo, sino a giungere al metafìsico, per poi approdare definitivamente alla scelta del Classico. È questo un tempo fecondo, in cui l’autore incrocia le vie di altri personaggi illustri che contribuiscono alla sua maturazione artistica, tra i quali Leuis Del Cherro pittore spagnolo e Gulielmo Petro. Incuriosisce e appassiona la critica, in cui libera un profondo eco e riscuote un enorme consenso da parte del pubblico. Non è un caso che il suo nome abbia raggiunto le stampe e che siano stati pubblicati articoli giornalistici ( ad es. ne «La Sicilia») che ritraggono l’artista e il suo modo di comunicare l’arte. Rientrato alla nativa Pozzallo, D’Angelo avvia la sua Bottega d’Arte, nella quale associa alla sua opera artistica la tecnica artigianale di Maestro corniciaio. Attualmente D’Angelo è impossibilitato a dipingere, perché afflitto da una malattia che ha progressivamente compromesso le sue facoltà visive sino alla cecità. Le sue opere sono esposte in una mostra permanente alla "Gallery Art Museum" di Pozzallo. E nonostante gli impedimenti fisici l’autore entusiasta continua l’opera di allestimento di mostre in diverse città del mondo, basiliche, gallerie, palazzi e musei. La sua vitalità e l’innovato ottimismo, l’intensa fede in Dio, come diceva Bethoven afflitto dalla sordità, gli rendono la vita degna di essere vissuta ed oltre ad averlo ispirato e accompagnato nella sua opera creativa, esse non si logorano, anzi producono la forza tutta intrisa di speranza che induce l’autore ad esprimersi in questi termini: "Anche non vedendo si può guardare il cielo" (IRENE GALFO).

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa