MODICA. NEGA OGNI COSA IL MAROCCHINO ARRESTATO DALLA POLIZIA LO SCORSO FINE SETTIMANA

Nega qualsiasi accusa il marocchino Medhi Hamama, 25 anni, arrestato dalla polizia lo scorso fine settimana in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Modica, poiché ritenuto responsabile di detenzione di droga ai fini dello spaccio, nonché dell’incendio di un’autovettura, una Y 10, avvenuto lo scorso 31 marzo, quando era parcheggiata in Via Tirella, e di proprietà della moglie del gestore di un pub(in questo secondo caso non esiste ordinanza di custodia cautelare). Il giovane, residente a Modica, è comparso ieri davanti al magistrato inquirente, assistito dall’avvocato Alessandro Agnello, ed ha negato di essere un pusher, respingendo ogni responsabilità, sostenendo che la droga, hashish per 156 grammi, non è stata rinvenuta nella propria abitazione, ma in un’intercapedine nei pressi di una fontanella che si trova vicino la casa. I fatti sono da ricondurre a circa tre mesi fa. Ci sarebbe un testimone oculare. Il dato certo è che la sostanza vietata esiste ed è sotto sequestro. Il difensore di Hamama ha inoltrato istanza di remissione in libertà per insussistenza dei fatti contestati ed in subordine la mancanza di esigenza cautelare. Il Gip, in questo senso, si è riservato di decidere. Al momento l’extracomunitario rimane rinchiuso presso l’Istituto Penitenziario di Modica Alta. Secondo la polizia, il marocchino, assieme ai due connazionali, al fine di eludere i controlli della polizia, avevano occultato nei pressi della propria abitazione la droga.

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