Il sindaco di Modica preoccupato per la riduzione dell’assistenza domiciliare da parte dell’Ausl 7

“La riduzione annunciata, a partire dai prossimi giorni, dell’Assistenza domiciliare da parte dell’Ausl 7, avrà un effetto devastante sul sistema del welfare in Città, determinando la creazione di casi disperati che metteranno in discussione anche i livelli minimi dell’assistenza sanitaria”. Questa l’allarme lanciato dal Sindaco di Modica, Piero Torchi, alla vigilia dell’esecutività del provvedimento voluto dalla direzione dell’Ausl che prevede il dimezzamento dell’assistenza infermieristica in molti casi, l’azzeramento in altri e la riduzione ad una sola prestazione medica diffusa per tutti. “Ho ricevuto decine di telefonate di cittadini allarmati per la riduzione dei servizi, nonché le sollecitazioni di tante associazioni che tutelano interessi diffusi, indignate per la decisione che non intendiamo accettare in silenzio e senza far sentire forte la nostra voce, non solo come istituzioni ma anche come cittadini. In questo senso ho chiesto con effetto immediato al Sindaco di Ragusa la convocazione della Conferenza dei Sindaci, ponendo a conoscenza anche del Prefetto un’intollerabile compromissione nella qualità e quantità di un servizio fondamentale ed insostituibile per decine di malati gravi e per le loro famiglie. Ancora una volta assistiamo all’applicazione di una logica ragionieristica rispetto a servizi indispensabili per la salute e per la dignità dei malati che non possono essere ridotti a numeri perdendo la loro qualità principale di persone. Spero che stavolta l’intervento non solo delle altre Istituzioni ma anche della politica e della deputazione regionale sia chiaro e nitido e non lasci spazi a giustificazioni impossibili da parte di quanti oggi gestiscono la sanità in Provincia”.

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