Il fatto non costituisce reato. Così ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, nei confronti di un allevatore modicano, Raffaele Spadola, difeso dall’avvocato Antonio Borrometi. Un processo che aveva già avuto un precedente analogo per lo stesso episodio. La vicenda, infatti, si riconduce allo smaltimento delle carcasse di animali. Il 17 febbraio del 2006, era sabato, l’allevatore fu raggiunto da un’ordinanza sindacale che lo intimava a smaltire entro 24 ore la carcassa di un vitello morto nella propria azienda. Trascorso il giorno, gli agenti della polizia municipale effettuarono dei controlli accertando che l’animale era ancora presente nel luogo. “Nella stessa mattinata in cui ci è stata notificata l’ordinanza – ha spiegato nella sua arringa l’avvocato Borrometi – il mio assistito insieme con altri due colleghi si erano recati in Municipio, rendendo note le difficoltà per ottemperare nell’immediatezza allo smaltimento in quanto il sabato, così come la domenica, l’inceneritore di Ragusa dove si doveva trasferire il bovino era chiuso”. Gli allevatori avevano avuto assicurazioni che nulla sarebbe accaduto sempre che si provvedesse il lunedì. Nei fatti, il primo giorno utile della settimana, quindi il 21 febbraio, si era provveduto a chiedere l’intervento del mezzo dell’inceneritore che il martedì ha trasferito la carcassa presso l’impianto. Anche il pubblico ministero aveva invocato l’assoluzione
SMALTIMENTO CARCASSE ANIMALI. ALLEVATORE MODICANO ASSOLTO
- Giugno 15, 2007
- 2:59 pm
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