Revisione dei costi per il mantenimento dei corsi di laurea in Città Vertice stamani a palazzo San Domenico tra Sindaco e i Presidi delle facoltà di Scienze Politiche e di Economia.

La rimodulazione delle risorse finanziarie che l’ente destina all’Università di Catania, sulla scorta delle convenzioni sottoscritte, per il mantenimento dei corsi universitari in Scienze dell’Amministrazione e Economia Aziendale è stata la centro stamani di un incontro, svoltosi a Palazzo San Domenico, e a cui hanno partecipato il Sindaco, Piero Torchi, assistito dal capo di gabinetto Antonino Scivoletto, dai presidi delle facoltà di Economia e Commercio, Prof. Carmelo Buttà, di Scienze Politiche prof. Giuseppe Vecchio e del Presidente del corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione, prof. Giuseppe Barone. E’ stato ribadita, intanto, da parte dell’amministrazione la scelta strategia della presenza universitaria in città e a Modica Alta, come sede logistica, in particolare. Nel merito del quadro finanziario futuro si è tenuto a riferimento il primo quinquennio del corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione e del triennio di Economia Aziendale e sulla scorta di questo dato si è desunta una possibilità di risparmio, per l’anno trascorso e per il 2007, del 30% rispetto ai costi previsti nella convenzione. Si passerebbe in buona sostanza, dagli abbondanti € 1.600.000,00 a circa € 1.200.000,00 su base annua e comunque in attesa che a far data dal 2008 si possa procedere ad un consolidamento del risparmio che consenta una revisione dei costi a regime e quindi di determinare una complessiva rimodulazione pur mantenendo, è stato precisato, un livello di offerta qualitativa inalterata. Per quanto concerne il debito precedente, si è ipotizzato un rientro sulla scorta di 120 rate su base mensile ( dieci anni). L’agenda dei lavori tornerà ad essere nuovamente d’attualità, dopo la verifica delle ipotesi discusse in sede universitaria e con successivo incontro tra le parti alla presenza del Magnifico Rettore dell’università di Catania. “ Quella di questa mattina – commenta il Sindaco- è stata la risposta più seria e concreta ad un dibattito che si era sviluppato in modo disarticolato. Il prodotto è la possibilità di una rimodulazione sensibile dei costi e un’inalterata qualità dell’offerta universitaria in città. Chiederemo, comunque, che una quota della tassa universitaria sia riconosciuta a Modica e faremo una forte richiesta al Consorzio Universitario Ibleo che sarà a breve ricomposto perché i contributi della Regione Siciliana non vengano destinati a singoli corsi di laurea, come è successo finora, ma spalmati proporzionalmente alle realtà locali, sedi di corsi di laurea, secondo il dato oggettivo del numero degli iscritti. Su quattromila studenti che frequentano i corsi in provincia di Ragusa, infatti, milletrecento sono iscritti a Modica”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa