LA TUNISIA A RAGUSA PRIMA MOSTRA SAHARA AL CASTELLO DI DONNAFUGATA

L’associazione Culturale Amici del Deserto di Ragusa e l’Associazione Amici della Memoria della Terra di Tataouine, proveniente dal sud est della Tunisia, hanno dato inizio ad un progetto culturale in cui il deserto, in tutta la sua estensione e in tutti i suoi aspetti, può diventare motivo di studio, di ricerca ed aggregazione, al fine di valorizzare l’ambiente e l’uomo. Questo progetto è articolato, nella prima fase, in una grande mostra allestita nel Castello di Donnafugata, dal 20 al 24 giugno 2007; in tale cornice, la realtà storica ed attuale del sud Tunisia è stata sapientemente esposta, attraverso cartelloni esplicativi, ingrandimenti fotografici ed oggetti provenienti da questa straordinaria terra. Un itinerario scientifico teso a comunicare non solo gli aspetti naturalistici ma soprattutto umani della zona. La delegazione tunisina della AAMTT si è impegnata con gli Amici di Ragusa alla realizzazione di un vero museo temporaneo, dando il via anche ad un progetto di rapporti di continuità tra i popoli delle due sponde del Mediterraneo, con l’obiettivo della costituzione di un gemellaggio tra le due entità culturali. A sancire la reciproca promessa, i Presidenti delle due associazioni: Habib Belhedi e Claudio Sittinieri, i quali hanno aperto la mostra alla presenza del Sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale. L’Amministrazione Comunale, infatti, nelle persone del Primo cittadino e dell’Assessore alla Cultura Francesco Barone ha concesso i locali del Castello, dando così l’opportunità di tenere tale iniziativa, che ha nello spirito la promozione della fratellanza tra i popoli. Si tratta di un gemellaggio culturale, che ha già dei precedenti nel mondo arabo, date le evidenti radici culturali nella regione Sicilia e le influenze culturali siciliane in Tunisia, che sono realtà considerate in questi tempi materia di studio di grande interesse. In questi periodi di tensione, che da alcuni sono sconsideratamente intesi come conflitti di civiltà, questa iniziativa si pone come occasione di grande apertura intellettuale da parte dei partecipanti, nella considerazione che la cultura, la più nobile delle componenti umane, non ha confini e non deve e non può avere controlli, se posta a beneficio della umanità.

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