OMICIDIO FIRRINCIELI. LA DIFESA CHIEDE SOPRALLUOGO A MARINA DI MODICA

Il collegio difensivo chiede ai giudici della Corte d’Assise di Siracusa di effettuare un sopralluogo a Marina di Modica, nella zona dove avvenne l’omicidio del giovane ragusano Davide Firringieli, 28 anni, avvenuta nel dicembre del 2004. I magistrati si riservano e rimandano ogni decisione al prossimo 12 ottobre. La richiesta è stata determinata alla luce delle discordanze in alcuni punti tra il perito di parte, il medico legale Carlo Rossitto, ed i due tecnici del nucleo di polizia Scientifica di Catania sulle cause della morte del Firringieli. L’imputato per omicidio volontario è Dino Scarnato, 42 anni, originario di Noto ma residente a Modica. Com’è noto Rossetto ha ritenuto che la morte del giovane sarebbe da attribuire ad una rovinosa caduta da un dirupo che gli avrebbe provocato il violento trauma spinale con conseguente paralisi che non consentì alla vittima di evitare l’annegamento nel pantano. I funzionari della “Scientifica” avevano escluso la presenza di dirupi tanto scoscesi nella zona d’indagine e, comunque, tali da provocare una caduta risultata poi fatale per il Firringieli. Il medico legale, Giuseppe Ragazzi, ha sostenuto che vittima aveva subito un violento strattone dopo che il suo avversario lo aveva bloccato con un braccio alla base del mento. Uno strattone che gli avrebbe procurato la lesione alla colonna vertebrale paralizzandolo dal collo in giù ed impedendogli anche un minimo movimento che avrebbe potuto salvargli la vita. L’omicidio si registrò il 20 dicembre 2004 a Marina di Modica nella zona sottostante la discoteca Itaparica dove si trova il laghetto naturale nel quale sarebbe annegato il giovane. Scarnato faceva da buttafuori. Firrincieli fu trovato bocconi all’interno del pantano. Secondo l’autopsia morì per annegamento. Scarnato, è patrocinato dall’avvocato Giovanni Raudino del Foro di Siracusa. La famiglia Firrincieli è costituita in giudizio attraverso l’avvocato Gianluca Gulino del Foro di Ragusa.

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