POZZALLO. Vincenzo Ruta, assessore al Porto, parla ufficialmente della “questione porto” e del suo travagliato iter

“Nel giro di tre giorni si sono verificati numerosi sbarchi. Solo stamani il porto di Pozzallo ha visto l’arrivo di 21 clandestini approdare nelle nostre coste, oltre agli immigrati “presi” a Portopalo e dirottati nella nostra dogana portuale. Lo sbarco più sostanzioso si è verificato la scorsa notte con molte unità arrivate sulle nostre coste; la situazione che si è venuta a creare è del tutto insostenibile perché, oramai, questi sbarchi sono divenuti una piaga che non vuole finire; purtroppo, non si trova una soluzione per risolvere all’origine quelli che sono i devastanti problemi degli sbarchi clandestini. In questi giorni, si è parlato di un incontro fra 5 nazioni (Italia, Spagna, Germania, Malta e Grecia n.d.r.) che si incontreranno a breve per cercare di porre rimedio alle continue traversate di immigrati che impegnano diverse forze dell’ordine per non parlare dell’immenso lavoro che molti volontari riescono a produrre. Il porto, poi, vista la grave emergenza del “taglio” della luce, non è un luogo idoneo all’accoglienza di suddetti immigrati e rischia di diventare un avamposto senza nessuna messa in sicurezza, facendo rischiare la vita non solo agli immigrati ma pure a quanti operano senza nessun ausilio. La sola illuminazione messa a disposizione da parte di una compagnia esterna che dà un grosso contributo offrendo un gruppo elettrogeno, non può essere la “normalità” di questo porto. Auspico che tutti i problemi legati al porto possano risolversi nel più breve tempo possibile e che tutte le istituzioni non lascino da solo il Comune di Pozzallo. Il porto di Pozzallo non può essere considerato un porto “NON IMPORTANTE” perché veicola tantissimi turisti sull’isola dei Cavalieri e, istituzionalmente, rappresenta il primo approdo per gli immigrati che arrivano sulle nostre coste. Seppur la regione Sicilia si sia dimostrata fiduciosa per riprendere il dialogo per un porto funzionale, auspico che questi interventi non vengano posticipati a data da destinarsi ma che siano celeri proprio perché il porto deve fungere anche da avamposto regolare per gli immigrati. Dopo Lampedusa, siamo il secondo posto dove riceviamo tanti immigrati. D’altronde, se vengono concessi dei finanziamenti a Lampedusa per l’emergenza immigrati, non vedo perché il governo Prodi debba ignorarci per tale motivo”. E se le attese saranno deluse? “Se ciò si verificasse, come Comune di Pozzallo, lotteremo con tutte le nostre forze con opere di sensibilizzazione affinché non si dica che il nostro gruppo politico non si sia adoperato per la risoluzione del problema, anzi auspico, e lo rivendico con forza, che, nel caso in cui la situazione venisse tralasciata, andremo a rivendicare, con il sindaco Sulsenti in testa, a Roma, quelle che sono le nostre rivendicazioni che non possono essere più disilluse”.

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