GIP MODICA. RESTA IN CARCERE MARINAIO TURCO AUTORE DEL TENTATO OMICIDIO DI COLLEGA A POZZALLO

Niente libertà e nemmeno domiciliari per il marinaio turco Alì Cepin, 35 anni, arrestato dagli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo nei giorni scorsi per il tentato omicidio del collega Ilan Tekinon, 24 anni, allo stato ricoverato presso l’Ospedale Regina Margherita di Comiso dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico dopo essere stato accoltellato. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, ha deciso in questo senso, dopo avere interrogato l’indagato presso l’Istituto Penitenziario di Modica Alta. L’uomo ha spiegato di avere agito involontariamente nei confronti del capitano in seconda della sua nave e solo nel tentativo di difendersi, senza, dunque, intenzione di fargli del male o, addirittura, d’ammazzarlo. L’extracomunitario è stato patrocinato dall’avvocato Carlo Ottaviano. Nel corso dell’interrogatorio sono emersi dei particolari della vicenda, confermati anche da alcuni testimoni, ed in special modo che entrambi i contendenti erano ubriachi. Sembra che il comandante in seconda, ad un certo punto, tra una parola ed un’altra, avesse minacciato il licenziamento del suo sottoposto. Agli insulti sarebbero seguiti calci e pugni fino a quando il marinaio avrebbe tirato fuori un punteruolo di circa sei centimetri(poi sequestrato) ferendo Tekinon al fianco sinistro nel corso della colluttazione. Il comandante della nave, del cui equipaggio fanno parte i due, la “Yasar Captan III°”, al momento ormeggiata nel Porto di Pozzallo, sembra deciso a salpare lasciando “a terra” i due.

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