POLEMICHE PER IL BLACK OUT ELETTRICO, PER QUASI QUATTRO ORE IL CENTRO STORICO DI MODICA AL BUIO

Non solo il caldo infernale, anche il black out. Terna ha dato disposizioni a Enel Distribuzione di procedere a interruzioni di elettricità a rotazione in Sicilia a partire dalle 15.30 e fino alle 22. L’azione si è resa necessaria per ridurre i consumi ed evitare disservizi più gravi, in modo da “mantenere in sicurezza il sistema ed evitare conseguenze più importanti sulla rete elettrica ad alta tensione”. Intanto l’autorità dell’Energia ha avviato un’indagine sui disservizi della rete elettrica in Sicilia legati ai blackout odierni. L’Autorità, spiega una nota, “ha avviato un’istruttoria conoscitiva sui disservizi che hanno interessato il sistema elettrico in Sicilia e il suo collegamento con quello continentale”. Lo scopo dell’indagine è legato “all’acquisizione di informazioni e dati utili alla completa ricostruzione dei fatti e all’adozione di eventuali iniziative a seguire”. La Rete elettrica nazionale, a commento del blackout elettrico nell’Isola, nel corso del pomeriggio ha fatto sapere quanto segue: “In relazione ai fatti eccezionali e imprevedibili avvenuti sul sistema elettrico in Sicilia, Terna comunica che fin dalle ore 14 sono rientrate in servizio le due linee di trasmissione Caracolli Bellolampo e Partinico Bellolampo. La rialimentazione sulle utenze diffuse dipende, al momento, dal rientro in servizio delle centrali di produzione che, allo stato, è previsto graduale in serata. Queste consentiranno di riportare in equilibrio il sistema e quindi di ripristinare la fornitura di energia elettrica. Sono in corso, e proseguiranno per tutta la notte, i lavori sul cavo Sorgente Rizziconi per ripristinarne quanto prima la piena funzionalita”. I distacchi attuati dall’Enel si sono resi necessari a seguito della “concomitanza” di diversi fenomeni. In particolare, Terna cita il “surriscaldamento e danneggiamenti di elementi di rete a causa di incendi e della persistente temperatura al di sopra delle medie stagionali”; la “conseguente indisponibilità di capacità di generazione, pari a 600 MW, delle centrali di Termini Imprese e Anapo”; la “conseguente riduzione dei margini di riserva del sistema”; il “fuori servizio del cavo di interconnessione ‘Sorgente-Rizziconi’ a causa di un danneggiamento che ha isolato la rete elettrica siciliana e sul quale sono in corso approfondimenti” e infine la “impossibilità di sopperire a eventuali guasti o avarie del sistema”. Black out nell’erogazione di energia elettrica si sono registrati già ieri a Catania e a Palermo. Nel capoluogo etneo l’interruzione è avvenuta a ‘macchia di leopardo’ ma il quartiere maggiormente interessato dai disagi è stato quello di Picanello. Dall’Enel spiegano che non c’è stato alcun distacco programmato ma che l’interruzione è stata dovuta sovraccarichi dei consumi per il caldo torrido. In alcune centrali l’interruzione si è ripetuta più volte. Per questo l’Enel ha fatto confluire in città anche altre squadre di pronto intervento per fare fronte all’emergenza. L’Enel dice che nell’esercizio di Catania ieri c’è stata una media di 10 mila clienti privi di alimentazione con punte di 34 mila (qualche minuto). A Palermo invece c’è stata una media di 5 mila clienti privi di alimentazione con punte di 60 mila (qualche minuto). I guasti hanno interessato prevalentemente cavi e terminali di media tensione oltre che trasformatori. Stamattina, alle 6, a Palermo gli utenti senza energia erano circa 3 mila ma oggi la cifra è cresciuta di molto. L’ azienda sostiene che nella rete della Sicilia ieri è stato registrato “un numero di guasti circa 10 volte maggiore della media giornaliera”. Complessivamente punte di 90 mila utenti, seppur per qualche minuto senza energia elettrica sono state registrate ieri in Sicilia a causa dei guasti dovuti al caldo e al sovraccarico della rete per l’aumento di richiesta di energia elettrica che ha avuto anche impennate del 30 per cento nelle principali città. Per l’Enel “l’eccezionale ondata di caldo che ha investito la Sicilia ha provocato numerosi guasti alle cabine di trasformazione”. La società “permanendo una situazione critica, in particolare a Palermo” invita “a ridurre il più possibile il consumo di energia elettrica, in particolare nelle ore di punta, tra le 11 e le 19, rinviando alla sera l’uso degli elettrodomestici non indispensabili”. Per quanto riguarda l’utilizzo dei condizionatori, l’Enel ricorda “che è sufficiente una differenza di pochi gradi tra la temperatura esterna e quella interna all’abitazione per ridurre il tasso di umidità e contenere il disagio”. In Sicilia, preannuncia l’azienda elettrica, potranno verificarsi ulteriori guasti soprattutto sugli impianti che al momento svolgono anche funzioni di riserva per quelli fuori servizio per riparazioni o incendi. Secondo la Filcem, il sindacato degli elettrici della Cgil, i black-out che a singhiozzo hanno lasciato senza corrente elettrica interi quartieri a Palermo, Trapani o Catania, sono stati causati da “una serie di guasti agli impianti di media e bassa tensione della rete elettrica di Enel Distribuzione”. Il segretario della Filcem di Palermo, Francesco Lannino, sostiene che alcune delle 40 mila cabine elettriche gestite da Enel distribuzione, in particolare a Palermo (otto mila cabine), “sono andate in tilt per il surriscaldamento degli impianti dovuto all’alta temperatura (oltre 40 gradi) e al sovraccarico nelle linee per la maggiore richiesta di energia elettrica”. Dunque, secondo il sindacato, i black out non sarebbero stati causati da un aumento dei consumi per il maggiore utilizzo di condizionatori d’aria e climatizzatori dovuti al gran caldo degli ultimi due giorni, perché “il fenomeno è incluso nel dato sul consumo globale di energia in Sicilia, che la società Terna tra l’altro rende pubblico”. Il black out elettrico a Palermo e in alcune aree della Sicilia tra l’altro non ha risparmiato gli ospedali. Nel capoluogo dell’Isola, l’ospedale Civico, uno dei più grandi d’Italia, ha bloccato tutte le attività ambulatoriali, assicurando soltanto i servizi d’emergenza. Black out anche al Policlinico universitario di Palermo e all’ospedale dei Bambini. In emergenza anche il nosocomio di Trapani, il Sant’Antonio Abate, colpito dal black out.

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