LA CRISI IDRICA NEL TERRITORIO DI RAGUSA CAUSATA, SECONDO I TECNICI, DALLE OPERE DI CANALIZZAZIONE DELLA DIGA S. ROSALIA. IL SINDACO DI RAGUSA SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

E’ in atto nella nostra Città, nonostante la stagione estiva sia appena iniziata, una grave crisi idrica relativamente all’approvvigionamento per usi civili. Tale situazione ha spinto, le scorse settimane, il Sindaco, Nello Dipasquale ad interpellare il Prefetto di Ragusa invitandolo a porre in essere una serie di atti per la dichiarazione dello stato di crisi. Della scottante questione il primo cittadino ha ritenuto informare stamane anche il Presidente della Regione Siciliana Cuffaro nella cui nota si legge: “Nel territorio comunale sono state adottate misure drastiche atte ad eliminare i consumi idrici della rete comunale per usi diversi da quelli potabili, con particolare riferimento all’innaffiamento di orti e giardini. L’odierna contingenza appare del tutto inconsueta e perfino paradossale se si considera che questo territorio mai è stato interessato da così grave deficit, peraltro in tempi così anticipati”. “La popolazione – continua il Sindaco Dipasquale – versa pertanto in fortissimo stato di allarme che, non lo si può nascondere, è condiviso dall’Amministrazione Comunale alla vigilia di una stagione estiva che vedrà a Ragusa un movimento turistico senza precedenti, movimento sul quale – come è ben noto – il territorio si scommette per il proprio processo di sviluppo economico”. “Allo stato di allarme – rimarca il capo della civica amministrazione – si aggiunge un analogo sconcerto a causa di quanto rapportato dai tecnici secondo i quali buona parte delle odierne difficoltà derivano dai lavori di canalizzazione delle acque della Diga di S.Rosalia disposte dall’ESA per destinarle ad usi agricoli in altri Comuni, lavori che stanno determinando il depauperamento del corso del Fiume Irminio e quindi delle falde acquifere alle quali in considerevole parte la Città di Ragusa attinge per i propri usi civili. “Questa popolazione ed a maggior ragione l’Amministrazione – si chiude così la nota del sindaco al Presidente Cuffaro – rifugge per proprio costume da ogni manifestazione ed atteggiamento di esplicita e rumorosa contestazione e tuttavia è necessaria, nell’immediato, una moratoria circa le iniziative in atto, in ordine al citato bacino e contemporaneamente un momento di concertazione con il territorio atto ad impedire gli effetti di un processo che sottrae agli usi potabili di questa Città l’acqua a vantaggio degli usi non potabili in altri Comuni e territori”.

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