Rinvio a giudizio per un’imprenditrice sciclitana, comparsa davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, per difendersi dall’accusa di truffa in danno dello Stato. M.B., legale rappresentante della cooperativa “San Matteo” di Scicli, ed anche esponente politica conosciuta in provincia, patrocinata dall’avvocato Salvatore Minardi, era coimputata insieme a G.C., difeso dall’avvocato Donato Grande, all’epoca dei fatti presidente dell’organismo, che, però, è stato prosciolto per non aver commesso il fatto, in quanto la sua posizione nella vicenda è stata ritenuto assolutamente marginale. La questione fa riferimento alla richiesta di alcuni finanziamenti pubblici che, poi, sarebbero stati indebitamente percepiti. Riguardavano, nella fattispecie, l’avvio di un centro di riabilitazione per post-comatosi a Scicli, inglobato in un progetto denominato “Elisa”, che avrebbe dovuto gestire la cooperativa dell’imputata. La donna sarà processata il prossimo primo ottobre. Secondo la denuncia presentata dai carabinieri della Compagnia di Modica, l’interessata tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, avrebbe ottenuto dall’Assessorato Regionale ai Servizi Sociali un anticipo di finanziamento per centocinquantamila euro(il resto non fu mai erogato perchè la stessa legale rappresentante non aveva poi dato corso al progetto entro la data ultima del 31 dicembre 2004). Le indagini dei militari dell’Arma portarono al sequestro della documentazione contabile ed amministrativa, oltre che dell’immobile di Contrada Piani in cui sarebbe dovuto sorgere il centro. Fu accertata l’inidoneità dello stabile rispetto alla destinazione d’uso per incapacità e impossibilità materiale. L’immobile è tuttora sotto sequestro dopo la messa all’asta per salvaguardare il patrimonio pubblico. Di queste circostanze era all’oscuro il presidente della cooperativa, G.C.
MODICA. IMPRENDITRICE SCICLITANA RINVIATA A GIUDIZIO PER TRUFFA IN DANNO DELLO STATO
- Luglio 5, 2007
- 2:54 pm
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