I medici del Maggiore di Modica arrabbiati per i continui attacchi che subiscono

I tecnici della sanità dicono basta agli attacchi giornalieri, alle accuse cui sono soggetti continuamente. Si tratta dei medici dell’Ausl 7 di Ragusa con particolare riguardo all’Ospedale Maggiore, che manifestano indignazione attraverso il direttore sanitario dell’azienda, Piero Bonomo. “Non possiamo essere sempre sotto accusa – dice amareggiato quest’ultimo – perché applichiamo dei passaggi obbligatori. I paladini di questi giorni che puntano continuamente il dito contro di noi sappiano che in provincia non abbiamo risorse. Non si può continuamente attaccare i tecnici sanitari costretti ad assumere determinate decisioni”. I dirigenti medici delle diverse divisioni si dicono allarmati per le continue accuse subite da settimane. “Coloro i quali affermano che la provincia di Ragusa, sotto l’aspetto sanitario – aggiunge Bonomo – è la più virtuosa della Sicilia, racconta barzellette. Noi abbiamo meno soldi delle altre Asl della Regione. Mancano, infatti, circa 30 milioni di euro visto che riceviamo il dieci per cento in meno di risorse economiche rispetto alle altre realtà dell’Isola. Che le istituzioni si interessino a farci avere più risorse sia umane che economiche e dimostreremo cosa siamo in grado di fare. Faremo vedere la differenza”. Il direttore sanitario dell’Ausl 7 annuncia che la prossima settimana avvierà personalmente degli incontri con i medici della provincia di Ragusa per studiare questa fase di emergenza minacciando senza patemi d’animo, azioni eclatanti. “Se non avremo i necessari incentivi – aggiunge – chiuderemo altri reparti. Intendiamo chiedere un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Lagalla, per avere delle risposte. Io non ci sto più a questo gioco del massacro. Vorrei essere spiegato com’è possibile gestire dei reparti ospedalieri con due soli medici e per 24 ore. Parlo in nome di tutti perché non ne possiamo più di essere additati. Qualche capo dipartimento ha minacciato di dimettersi. Qui rischiamo di finire in Tribunale. E allora tutti dobbiamo fare la nostra parte anche e soprattutto i politici. Anziché prendersela con noi che ci portino le risorse necessarie”.

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