TRIBUNALE MODICA. CONDANNA A 6 ANNI PER TUNISINO ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO

Non hanno avuto la mano leggera i giudici del Collegio Penale del Tribunale di Modica nei confronti del marocchino di 28 anni, Sani Nahali, residente a Modica, arrestato nel mese di maggio dello scorso anno dalla polizia di Modica con l’accusa di duplice tentato omicidio e lesioni volontarie(del primo reato è competente la Corte d’Assise di Siracusa il prossimo 10 gennaio. I magistrati modicani lo hanno condannato a sei anni ed un mese di reclusione a fronte di una richiesta del pubblico ministero di sette anni. Assolto perché il fatto non sussiste il fratello dell’extracomunitario, Ezedine Nahali, 26 anni, che doveva rispondere di estorsione. Secondo l’accusa, quest’ultimo avrebbe vessato l’ex donna del fratello, chiedendole soldi Entrambi erano patrocinati dagli avvocati Bartolo Iacono, Giovanni Favaccio e Luigi Piccione. Sani Nahali, secondo l’accusa, aveva tentato di uccidere la sua ex compagna, una commerciante cinese di 36 anni, residente in Via Conceria, a Modica, e successivamente, anche il figlio diciassettenne di quest’ultima. Sembra che l’uomo non si fosse rassegnato alla fine della relazione sentimentale. Quel giorno si era recato presso l’abitazione della donna e, all’ennesimo rifiuto, si era avventato sulla malcapitata, serrandole le mani attorno al collo. Solo l’arrivo del figlio della presunta vittima aveva creato la possibilità a quest’ultima di svincolarsi. Nel corso dell’episodio era saltato fuori il coltello utilizzato abitualmente nelle macellerie con la lama lunga trenta centimetri che la Procura ha deciso di acquisirlo come corpo di reato. I giudici del Tribunale di Modica hanno deciso l’interdizione perpetua per il marocchino ventottenne dai pubblici uffici ed il mantenimento della custodia cautelare in carcere dal momento che si trova recluso.

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