Considerazione sulla questione delle alleanze politiche che il nascente Partito Democratico dovrà cercare

Sento l’esigenza di esprimere qualche considerazione in merito al dibattito, che ha caratterizzato le ultime settimane, sulla questione delle alleanze politiche che il nascente Partito Democratico dovrà cercare. Dalle dichiarazioni che ho letto sui giornali, ne viene fuori soltanto una grande confusione che di certo non aiuta i cittadini a comprendere cosa sarà questo nuovo partito, e cosa diventerà il sistema politico in Italia. Per dirla con Bersani: "il PD non nasce per scegliere tra Casini e Bertinotti". Ormai risulta chiaro a tutti che la politica è distante dai cittadini, perché non riesce a trovare risposte alle questioni che vengono poste dalla società, continuando ancora a cercare rifugio in rendite ideologiche che piantano il nostro Paese al palo. Il mondo si globalizza, le società diventano flessibili e dinamiche, ed il nostro Paese non riesce a decidere di seguire il passo: i giovani che studiano rischiano di non avere una preparazione adeguata per le sfide del nuovo millennio, quelli che si affacciano al mondo del lavoro sono costretti ad accettare una vita precaria, gli imprenditori ogni giorno fanno i conti da un lato con la globalizzazione che chiede dinamicità e dall’altro con una pubblica amministrazione lenta e farraginosa. Oggi, per potere governare, è diventato irrununciabile cambiare la Politica. Una parte del centrosinistra ha deciso di farlo; fra meno di sessanta giorni si scioglieranno due partiti che rappresentano un terzo della società italiana e faranno un partito nuovo, con una nuova cultura politica, con i giovani e con le donne che daranno un contributo inedito all’elaborazione di proposte adeguate alle domande di cambiamento. Modica non è altro rispetto all’Italia. Anche qui sarà necessario creare un partito democratico aperto a quanti hanno voglia di assecondare le qualità dei modicani. La laboriosità, lo spirito d’iniziativa che ci caratterizza dovrà finalmente trovare un interlocutore in grado di capire ed assecondare queste capacità. Una classe dirigente che non dia come risposta un assicurazione di assistenzialismo, ma che sappia assecondare la crescita vera. Le odierne "forze moderate" del centrodestra, in Sicilia riescono a concentrare interessi molteplici senza però riuscire a soddisfare i bisogni di crescita della nostra regione. L’ambizione del PD siciliano dovrà essere quella di riuscire a dialogare con le forze sane della società e della politica; per farlo dovrà però avere un complessivo progetto di sviluppo. Pertanto invito tutte le forze che vogliono scommettersi in questo grande progetto, ad impegnarsi affinchè il PD nasca davvero come un partito nuovo, forte, con vocazione maggioritaria ancorato ad un disegno dell’Italia, ed in grado di dare risposte ai problemi reali delle nostre città. Quando questo, che oggi sembra un miraggio nel nostro quadro politico, sarà una realtà, dovrà essere in grado di aprirsi a quanti chiedono di potere contribuire. Al fine di riuscire a determinare le sorti della nostra terra, invito i tanti giovani modicani ed iblei a partecipare a questo percorso di cambiamento. Oggi il nostro futuro è davvero nelle nostre mani!

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