Nasce un comitato per lo sviluppo di Marina di Modica

Nasce un comitato per lo sviluppo di Marina di Modica o, come sostengono i promotori “Per una Marina di Modica più accogliente”. Inizialmente l’iniziativa è stata di una ventina di persone. Tra i suoi componenti, l’assessore provinciale Enzo Cavallo e Giovanni Scapellato. Le idee sono tante molte delle quali sono state espresse nei giorni scorsi dallo stesso Cavallo. “Non si può parlare di futuro turistico se non si risolvono i problemi di “fondo” – dice l’assessore – . Per qualificare la frazione occorre preliminarmente pensare ai parcheggi. Non si può promuovere una qualsiasi frazione se non si è in grado di accogliere chi viene da fuori. Lo dico con la responsabilità derivante dal mio ruolo istituzionale e con i sentimenti di modicano, orgoglioso della propria città e particolarmente legato a Marina di Modica”. Passato il ferragosto e già tempo di bilanci e, come gli altri anni, si fanno già valutazioni non del tutto positive sulla stagione estiva e balneare nella diffusa convinzione che non può essere qualche serata più o meno azzeccata, a far dimenticare i problemi di sempre (va sottolineato anzi che in molti casi sono proprio i grandi eventi a scoprire i limiti dilla frazione). Le solite chiacchere, le critiche fini a se stesse ed i giudizi sommari non bastano più. “La proposta di indire un Referendum sul futuro di Marina -aggiunge Cavallo -, non serve perché, a mio giudizio, c’è poco da decidere sul ruolo e sul destino di Marina: nata per essere fruita e “goduta” dai modicani e/o dai turisti che scelgono la frazione per le loro vacanze in un clima diverso e certamente più animato rispetto agli altri periodi dell’anno. Chi sceglie Marina di Modica, lo fa perchè vuole rilassarsi divertendosi. E su questo c’è poco da decidere. C’è invece da decidere come valorizzare e rendere più ospitale la frazione. Per dare una svolta io sono convinto che i tempi siano abbondantemente maturi. Sul destino di Marina di Modica occorre scommettersi agendo concretamente”. Già da ora occorre pensare alla futura stagione ed il nascituro comitato lo vuole fare. E’ vero che ci sarà qualcuno che può pensarla in maniera diversa, ma c’è tanta gente disposta a collaborare costruttivamente. “So – conclude l’interessato – che si tratta di argomenti di una certa portata e che occorrono risorse non certo di poca portata So anche che ci vuole del tempo, ma so anche che se si avvia un percorso prima o dopo qualcosa, nell’interesse di tutti, potrà essere utilmente concretizzata” Saro Cannizzaro

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